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Notizie brevi 10/06/2013

Multa all’auto blu del giudice: e lui denuncia comandante e vigili
Il magistrato ha anche contestato la contravvenzione

Foto di repertorio dalla rete

ANCONA - L’auto blu di un giudice anconetano viene multata in divieto di sosta davanti alla Prefettura, ma il magistrato contesta il verbale di contravvenzione e denuncia per falso in atto d’ufficio il comandante della Polizia municipale e i due agenti che hanno accertato l’infrazione. La vicenda, accaduta ad Ancona, risale all’autunno scorso quando il giudice, in servizio in una sede giudiziaria del centro città, si è fatto accompagnare da un autista fino alla Prefettura, in piazza del Plebiscito. Il veicolo, un’auto di servizio, è stato parcheggiato nelle vicinanze dell’ufficio territoriale del Governo, in divieto di sosta. Quando i vigili urbani di Ancona sono arrivati sul posto hanno accertato l’infrazione e stilato il verbale. Stando a quanto riportato dai due agenti, l’auto era stata lasciata in sosta irregolare e l’autista si era allontanato: a bordo del veicolo o nelle immediate vicinanze non c’era nessuno, tanto che non è stato possibile contestare subito la contravvenzione.

 

E’ proprio su questo aspetto, però, che si baserebbe l’impugnazione del giudice: il magistrato ribatte che invece l’autista era rimasto a poca distanza dall’auto e avrebbe potuto quindi rimuovere subito il veicolo se questo fosse stato di intralcio alla circolazione. Con questa motivazione il giudice anconetano ha impugnato la sanzione, e per lo stesso motivo ha denunciato gli agenti per falso in atto di ufficio. Oltre ai due vigili che hanno materialmente stilato il verbale di contravvenzione, è stato denunciato anche l’allora comandante della Polizia municipale Guido Paolini. Da quanto trapela, l’autista dell’auto blu avrebbe prima ammesso di essere uscito dal veicolo mentre era in attesa del magistrato, impegnato in attività istituzionale, poi però, di nuovo interpellato, avrebbe spiegato di essere comunque rimasto nelle vicinanze del mezzo. I contorni della vicenda, accaduta diversi mesi fa, rimangono ancora da chiarire nel dettaglio e le bocche restano cucite in attesa di chiarimenti e possibili sviluppi.
 


da ilrestodelcarlino.it

 

Lunedì, 10 Giugno 2013
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