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Notizie brevi 13/10/2005

Gogna online per i pirati, sul web le foto delle infrazioni

da Repubblica.it Motori
A lanciare la provocatoria iniziativa è il ministero dei trasporti malese impegnato in una vasta operazione di sicurezza stradale
Gogna online per i pirati, sul web le foto delle infrazioni
di DANIELE SPARISCI
Una gogna moderna per i guidatori più indisciplinati. Con le foto delle infrazioni peggiori esposte sul web nella "galleria della vergogna", e le multe che fioccano per chi entra a farne parte.
A lanciare la provocatoria iniziativa è nientedimeno che dal ministero dei trasporti malese, impegnato in una vasta operazione di sicurezza stradale in tutto il paese. Inaugurata recentemente la "Hall of Shame" è un concentrato del perfetto trasgressore: soste in doppia e tripla fila e sulle corsie preferenziali, lussuose limousine che occupano abusivamente gli spazi per i disabili, persino bancarelle di "noodles" (tagliolini) nei parcheggi pubblici. Altri scatti testimoniano come la giungla, che ricopre gran parte del territorio malese, sia un concetto esteso pure all’asfalto.
Ci sono famiglie intere, tutte regolarmente senza casco, a bordo di ciclomotori - un quadretto tipico dell’Oriente -, sorpassi in curva, un motociclista funambolo che regge un ombrello aperto mentre guida, i soliti furbi che tagliano la coda al casello (tutto il mondo è paese...), e persino mezzi senza targa in pieno centro.
Ma quello che più stupisce è che nella lontana ed islamica Malesia il problema della sicurezza sia sentito al punto di indignarsi per una sosta in doppia fila o un "rosso", comportamenti che noi italiani siamo abituati a vedere e a subire tutti giorni nelle nostre città.
Le foto, infatti, non sono opera di polizia e telecamere, ma provengono dalla gente comune , da cittadini-vigili (o delatori?) che le inviano al portale del Ministero indicando data e luogo dell’infrazione insieme ad un breve commento, spesso sarcastico Spetta poi alle autorità identificare il proprietario e recapitargli la cartolina con la multa.
Insomma una specie di grande fratello fai-da-te. Per fortuna c’è anche l’album dei "buoni", - ma sono una sparuta minoranza-, l’automobilista che lascia attraversare mamma velata con il figlio, un esempio di parcheggio perfetto, e altre rarità di galanteria stradale. Non che la Malesia sia diventata di colpo la Svizzera, ma a quanto pare, il governo ha imposto un giro di vite sulla sicurezza, per arginare il numero di morti sulle strade, che è altissimo.
Sarebbero più di seimila ogni anno in un paese che non conta più di 24 milioni di abitanti, - meno della metà dell’Italia dove i morti sono settemila- e la maggior parte sono motociclisti senza casco. Proprio in questi giorni - riporta l’agenzia di stampa malese Bernama- le autorità hanno introdotto l’uso obbligatorio del casco anche nelle zone rurali, facendo appello persino ai leader religiosi perché la legge venga rispettata.


 

 

 

 

Giovedì, 13 Ottobre 2005
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