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Notizie brevi 12/06/2013

Lucca
La Polizia sgomina un giro internazionale di riciclaggio di auto di lusso

Provincia di Lucca - All'alba di stamani decine di agenti della Questura hanno fatto scattare il blitz. In manette, con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e al riciclaggio internazionale, sono finite 16 persone, fra italiani (molti dei quali dei clan camorristi residenti in Versilia) e rumeni

Fra i nomi di spicco, quelli di Vincenzo Saetta e Alessandro Discetti, entrambi napoletani, raggiunti dal mandato di arresto in carcere dove stanno scontando la pena per il tentato omicidio avvenuto a Viareggio il 28 febbraio scorso di Stefan Petrovic. E c'era proprio lui, insieme ad un complice, anch'esso rumeno e arrestato in Germania dalla Polizia tedesca, a capo di tutta la banda criminale.
L'indagine, condotta dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura e delle Squadre di polizia giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Firenze, della Sezione di Lucca e della Sottosezione di Viareggio, e coordinata dal Procuratore della Repubblica di Lucca Aldo Cicala e dal Sostituto Aldo Ingangi, è partita nell'agosto del 2012, grazie ad una segnalazione arrivata alla Polizia stradale.

 

Gli investigatori lucchesi, che hanno operato in stretta collaborazione con il coordinamento delle Polizia europee e sotto la direzione di Eurojust, l'organismo europeo di coordinamento tra le Autorità giudiziarie europee, hanno pazientemente messo insieme i pezzi riuscendo a venire a capo di un traffico di auto di lusso che dall'Italia finivano in Germania per essere rimmatricolate e rivendute su Internet e in Romania. Circa 300 le vetture coinvolte per un giro di affari di circa 4 milioni di euro.
Gli italiani, quasi tutti imprenditori edili del casertano e della Puglia trapiantati in provincia di Lucca, avevano il compito di acquistare le autovetture con contratti di leasing presso società finanziarie in Italia, per poi consegnarle ad un clan di rumeni che gestisce una ditta di esportazione di auto usate a Viareggio.

 

I complici in Germania provvedevano ad immatricolare le auto di "alta gamma" (Porsche, Bmw, Audi e una Lamborghini Gallardo, che ha dato il nome all'operazione) presso la Motorizzazione tedesca, per poi rivenderle sia in loco che in Romania. I complici italiani ricevevano una parte dei guadagni illeciti realizzati, per poi intascare anche il premio della polizza assicurativa a seguito della falsa denuncia di furto sporta in Italia. L'organizzazione rumena era vicina al clan Cirpaci, che con i proventi illeciti realizzati ha acquistato e ristrutturato interi quartieri di Timisoara.
Per la prima volta una indagine condotta in provincia di Lucca ha visto contestare l'aggravante della transnazionalità, introdotta in Italia nel 2006.
 

> VIDEO - Riciclavano auto di lusso: un giro d'affari milionario - Dì News - Canale Youtube

 

da dilucca.it

 

Mercoledì, 12 Giugno 2013
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