Al pronto soccorso perché ubriaco? "Duecento euro, grazie"
TRENTO - Sarà il freddo, saranno le abitudini o sarà semplicemente una "questione d'amore". Fatto sta che in Trentino il numero dei bevitori a rischio supera il 26% della popolazione e tante sono le richieste di intervento agli ospedali per soccorsi a persone ubriache. Così, la giunta provinciale di Trento ha deciso di prevedere una "compartecipazione alla spesa sanitaria di 200 euro a carico delle persone trasportate in ambulanza con un tasso di alcolemia maggiore di 1,5 grammi per litro e il cui accesso al pronto soccorso è legato allo stato di ebbrezza". Che tradotto significa: le persone che andranno in ospedale perchè hanno alzato un pò troppo il gomito lasceranno all'ospedale stesso un bel "regalino" di duecento euro.
A giustificare il provvedimento, che era stato deliberato dall'esecutivo nell'aprile del 2012 per attuare l'articolo 5 della legge provinciale 19 del 2010 in materia di tutela dei minori dalle conseguenze legate dal consumo di bevande alcoliche, è stato l'assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi nella sua risposta a un'interrogazione del consigliere Bruno Firmani (Idv). Nella sua mozione, l'esponente Idv chiedeva di eliminare la compartecipazione alla spesa sanitaria, ritenuta poco equa perché non fa differenza fra classi di reddito e non considera la presenza di un'eventuale patologia. L'assessore Ugo Rossi, però, ha spiegato di non ritenere opportuno accogliere l'istanza del consigliere "per una questione etica": "La compartecipazione alla spesa - ha chiarito - non ha l'obiettivo di fare cassa e non lede in nessun modo il diritto universale all'assistenza, ma induce il cittadino coinvolto a riflettere sui propri comportamenti autolesivi, e quindi si pone anche come misura di prevenzione e di possibile contatto con i servizi preposti per la riabilitazione dall'eventuale dipendenza da alcool".
da today.it