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Notizie brevi 04/07/2013

Come comunicare sulla sicurezza in un video
Le sette vite del ciclista… con sorpresa finale

Un fotogramma del video

(ASAPS) In Norvegia, come in altre Nazioni in cui la sicurezza stradale è considerata alla stregua di un Punto del Pil e la salute dei propri cittadini tutelata come la riserva aurea della Banca Centrale, lo studio sulla comunicazione legata al problema dei morti per incidente, siano essi pedoni, ciclisti, motociclisti o automobilisti, ha toccato livelli eccelsi.
Quello che proponiamo oggi è un filmato che riesce in pochi minuti a fare un preciso excursus sulle dinamiche dei principali incidenti che funestano la vita dei ciclisti.
Ideato dalla NPRA, importante organizzazione nata per promuovere il benessere e lo sviluppo del Paese attraverso una rete stradale in grado di unire insieme la Norvegia e con la ricerca della soluzione ottimale per garantire il massimo della sicurezza, il breve filmato propone il viaggio pieno di “peripezie” di un ciclista dalle sette vite, come un gatto!

 

La sorpresa finale, che lasciamo alla curiosità di quanti vorranno collegarsi e spendere due minuti a favore della sicurezza stradale, è che nella vita quotidiana di coloro che escono di casa e intraprendono un percorso su strada, non obbligatoriamente seduti sul sedile di un autoveicolo di grosse dimensioni, il pericolo è sempre in agguato e pronto ad offrire il lato peggiore come peggiori sono le conseguenze per quanti verificano di persona certe situazioni.
Notoriamente i gatti hanno sette vite e potrebbero avere maggiore tutela percorrendo le nostre strade. Tenuto conto che i pedoni, i ciclisti, gli automobilisti e i camionisti non sono felini, meglio pensare all’unica lunga vita che ci è stata concessa dalla natura e che ogni decennio si allunga statisticamente di qualche mese, piuttosto che metterla in gioco attraverso comportamenti al limite delle regole.

 

La campagna promossa in queste Nazioni, a dire il vero questa volta scherzosa ma a volte cruda e violenta nelle immagini, dovrebbe essere d’esempio anche nel resto dei Paesi, Italia compresa, dove il concetto della sicurezza stradale è spesso ai margini delle discussioni in televisione, dove imperano le ricette culinarie, e nelle aule parlamentari, dove imperano le ricette per la crisi economica. Che però rimane irrisolta. (ASAPS)

 

Uno spot sulla sicurezza dei ciclisti garbato ma significativo, in Italia non se ne fanno. In fin dei conti da noi muoiono ogni anno quasi 300 ciclisti e oltre 16.000 rimangono feriti

> Guarda il video

Giovedì, 04 Luglio 2013
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