Marino dal Papa, in Vaticano in bicicletta
Anche Letta da Bergoglio: «Colloquio intenso»
Scortato da tre vigili urbani su due ruote, il sindaco di Roma si reca dal Santo Padre: «L'ho invitato in Campidoglio»
(Nota ASAPS: Il sindaco ciclista con gli agenti, pure in bici, della Polizia di Roma Capitale. Fa piacere vedere che tutti indossano il casco)
ROMA - In un clima «cordiale» si è svolto l'incontro tra Papa Bergoglio e il presidente del Consiglio, Enrico Letta. L'udienza è durata circa mezz'ora. Il premier ha incontrato il Papa con una delegazione di una decina di persone e accompagnato da sua moglie, la giornalista del Corriere della Sera Gianna Fregonara. Quello con Papa Francesco «è stato un colloquio particolarmente intenso - ha detto Letta al cardinale Bertone, con il quale si è intrattenuto dopo l'incontro - Gli ho raccontato il mio viaggio in Terra Santa». Nel colloquio tra il Pontefice e il Premier «è stato ribadito il positivo convincimento delle parti di proseguire nella reciproca collaborazione per il progresso della Nazione italiana e per il bene della comunità internazionale».
FAMIGLIE E GIOVANI - Altro tema discusso tra il Papa e Letta, anche il «il fattivo apporto che le famiglie italiane e le istituzioni della Chiesa continuano a fornire alla stabilità del Paese» e le «misure per creare e tutelare l'occupazione giovanile». In particolare, riferisce la sala stampa vaticana, «ci si è soffermati sulla situazione sociale e sulle principali prove che i cittadini e le istituzioni dell'Italia e dell'Unione europea stanno sostenendo, in particolare, a proposito dell'adozione di misure che creino e tutelino l'occupazione soprattutto giovanile». Al centro del colloquio spazio anche ad argomenti di politica internazionale , con una «preoccupata attenzione all'evoluzione del contesto civile e istituzionale dei Paesi appartenenti all'area mediterranea e medio orientale».
> FOTO - Letta e Marino dal Papa
DONI DALLA TERRASANTA - Al momento dello scambio dei regali nella Sala della Biblioteca dell'appartamento pontificio, Letta ha fatto dono al Pontefice di un volume del 1571, una «cinquecentina», dal titolo «I sermoni di San Tommaso». «Spero che le sia gradito. Credo che si possa leggere, non solo tenere», ha detto Letta al Papa, che gli ha risposto: «Apprezzo moltissimo». Poco prima, al momento dell'arrivo e mentre si sedeva con lui al tavolo della Biblioteca, il premier aveva consegnato al Pontefice un rosario in legno d'ulivo preso per l'occasione durante il viaggio in Terra Santa. Bergoglio ha contraccambiato con una preziosa penna nella forma delle colonne del baldacchino di San Pietro, opera del Bernini. «Ogni firma è impegnativa», ha commentato Letta, suscitando il sorriso del Pontefice. Medaglie e rosari, recanti ora lo stemma del nuovo Papa, sono stati donati al resto della delegazione.
LA PRIMA VOLTA DI MARINO - Anche il sindaco di Roma, Ignazio Marino. si è recato in udienza dal Papa. Il sindaco di Roma è arrivato in Vaticano in sella alla sua bici bianca. Scortato dal Campidoglio da tre vigili urbani - anche loro in bici - il primo cittadino è poi entrato dall'Ingresso del Perugino, parcheggiando la sua bicicletta all'interno del Vaticano. «Non era mai capitato in Vaticano di avere una visita ufficiale in bicicletta...È la prima volta», così il sindaco ha descritto il suo arrivo in Vaticano: «dall'ufficio del Santo Padre è partita la disposizione di farmi accompagnare all'interno del Vaticano dai gendarmi in bicicletta - ha spiegato - Quest'ultimi sono stati molto contenti di tirare le bici fuori dal deposito e scortarmi fino al cortile del palazzo dove il Papa mi ha ricevuto».
INVITO IN CAMPIDOGLIO - Il Santo Padre, ha detto Marino dopo l'incontro, «ha immediatamente accolto l'invito a venire presto in Campidoglio. Ha solo chiesto che sia una iniziativa per incontrare le romane e i romani». Ad accompagnare all'udienza privata il sindaco la sua famiglia: «Il Papa si è intrattenuto con mia madre di 91 anni e poi l'ha accompagnata fino alla porta a braccetto» dice Marino. «Avevo incontrato diverse volte Giovanni Paolo II, ma oggi è stato un momento emozionante perchè rappresentavo i romani e le romane. Mi sono anche commosso quando con il Santo Padre abbiamo ricordato un amico comune il cardinal Martini».
ROMA SOLIDALE - Un incontro intenso e lungo, tra il Papa e il sindaco, di circa 45 minuti, molto articolato, centrato in particolare sui problemi della città di Roma di cui il Santo padre è il vescovo. «Il Santo padre - ha proseguito - è stato molto interessato e mi ha fatto molte domande soprattutto sui progetti di solidarietà. Credo abbia apprezzato di sapere che vogliamo investire molto nell’emergenza casa, nell’emergenza lavoro e nel disagio sociale. Abbiamo anche brevemente parlato del suo viaggio a Lampedusa e dell’idea che ci accomuna sul dolore dei migranti e relativamente ai gesti che il Papa compirà a Lampedusa in rispetto della persona». Il sindaco ha anche assicurato al Papa la sua intenzione di «lavorare alla realizzazione di un vero senso della comunità, ripartendo dai più poveri, con investimenti sulle periferie, sui più poveri, in modo tale che tutti possano avere stesse opportunità».
> In bicicletta dal Papa
ALEMANNO E LE ELEZIONI - Anche il predecessore Gianni Alemanno è stato ricevuto da papa Bergoglio. «Il tema principale di cui abbiamo discusso è stato quello della partecipazione politica, il Papa era sorpreso che solo il 45% dei romani fosse andato a votare al ballottaggio. - ha raccontato Alemanno - Abbiamo discusso della possibilità, attraverso la formazione, di riportare la gente alla politica. Il Papa ha sottolineato che la politica è una delle più alte forme di carità e il suo valore deve essere ripristinato. Mi ha dato qualche consiglio e detto di leggere una pastorale scritta da alcuni vescovi francesi sulla rigenerazione della politica». A chi gli ha chiesto se fosse stato un caso che il suo colloquio si fosse svolto nella stessa giornata di quello del neo eletto sindaco di Roma Ignazio Marino ha risposto: «Credo sia stato un incontro causale. Ho visto anche altri esponenti politici come Enrico Letta. Io avevo chiesto subito dopo le elezioni un incontro per un commiato ed un saluto e sono andato con mia moglie Isabella».
da corriere.it