CROTONE, TRAGEDIA IN SERVIZIO: TRAVOLTO E UCCISO L’AGENTE SCELTO MASSIMO IMPIERI, 34 ANNI, DELLA POLIZIA STRADALE DI CROTONE
Il caduto stava effettuando i rilievi di un altro incidente. Fuggito a piedi il killer, arrestato ubriaco alcune ore dopo
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(ASAPS) Era appena arrivato sul luogo di un incidente stradale, poco dopo le due del mattino di oggi (7 luglio 2013) e stava posizionando le torce sull’asfalto, quando un’auto gli è piombata addosso a tutta velocità uccidendolo: i due occupanti sono subito scappati. È morto così Massimo Impieri, 34 anni, agente scelto della Polizia di Stato, in servizio alla Sezione Polizia Stradale di Crotone: quando, alcune ore dopo, i suoi stessi colleghi hanno rintracciato il pirata, questo era ancora in stato di ebbrezza, con un tasso alcolemico riportato sui giornali di 1,39 g/l.
È la 36esima vittima della Polizia Stradale da luglio 1993, da quando cioè l’ASAPS ha iniziato a tenere il conto dei Caduti della Specialità.
Massimo, figlio d’arte (il padre è l’Ispettore Superiore Antonio Impieri, ex comandante del distaccamento Polizia Stradale di Sapri), era nato a Maratea ma è cresciuto nella sua Sapri, dove ha studiato e dove aveva tutte le sue amicizie. Si era arruolato in Polizia seguendo le orme del papà e da poco tempo si era laureato in legge, col proposito dichiarato di diventare funzionario. Dal 2010, da quando era stato assegnato alla Stradale, era divenuto nostro socio.
L’Unità Operativa della quale faceva parte, era stata inviata sulla SS107 Cosenza-Crotone, in località Cipolla, nei pressi del capoluogo crotonese, dove un veicolo era rimasto coinvolto in un incidente stradale autonomo. Appena arrivati, come il protocollo vuole, gli agenti hanno iniziato a mettere in sicurezza la scena, delimitando l’area con le torce a vento, ed è proprio in questa delicata fase che è sopraggiunta una Peugeot a forte velocità, con a bordo due persone, il cui conducente ne ha perso il controllo investendo Massimo, morto sul colpo dopo un volo terribile.
La macchina è rimasta ferma ma i due occupanti sono scappati subito dopo. Dalla targa, i colleghi sono risaliti al nome del proprietario e dopo un paio d’ore hanno fatto scattare le manette. Nel sangue, nonostante il lasso di tempo, aveva un tasso alcolemico di 1,39 g/l, più del doppio di quello consentito.
La salma del Caduto, dopo le formalità, sarà trasferita a Sapri, dove domani (8 luglio), presso la Chiesa Madre, si terranno i funerali solenni.
Non abbiamo parole per commentare la nuova tragedia che colpisce la Specialità: il rancore, in questo momento, è superiore alla lucidità e gli interrogativi, nostri come quelli dei colleghi e dei familiari, si susseguono nella nostra testa.
Perché scappare? Perché si continua a morire per il rilievo di un incidente stradale? Su 36 Caduti in servizio, solo 3 sono stati uccisi da armi da fuoco. Il resto, sono tutti incidenti: 22 nel corso di rilievi o controlli (61%).
Su questo, non dobbiamo smettere di riflettere.
Al papà di Massimo, nostro collega, alla madre e alla sorella, ai colleghi e agli amici, il cordoglio deferente della nostra associazione. (ASAPS)
Si ringrazia la referenza ASAPS di Sapri per la collaborazione preziosa.