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Notizie brevi 11/07/2013

Protezione degli utenti deboli della strada, qualcosa si muove

La Commissione trasporti della Camera ha ripreso i lavori iniziati nella precedente legislatura e sono in arrivo le attese misure a sostegno della sicurezza di motociclisti e ciclisti

Gli interventi in materia di sicurezza stradale sono urgenti e improrogabili. Su questo sono tutti d’accordo e si sta cercando di snellire l’iter burocratico per l’applicazione dei vari provvedimenti necessari.

In tal senso la Commissione trasporti della Camera ha ripreso i lavori iniziati nella precedente legislatura, con particolare attenzione alla riforma del Codice della Strada. Iniziativa a cui Confindustria Ancma, plaude poiché significa dimostrare un profondo senso di responsabilità e impegno nei confronti della collettività.

"La riforma del codice della strada è un provvedimento importante che punta a razionalizzare al massimo la normativa esistente e, soprattutto, a mettere in sicurezza la mobilità delle persone – ha dichiarato Deborah Bergamini, vice presidente della Commissione - A questo fine l'Italia deve colmare, anche armonizzando le proprie disposizioni con quelle dell'Ue, un gap particolarmente importante che la divide dall'Europa, ovvero quello relativo alla tutela dei soggetti deboli della strada: ciclisti e motociclisti. Sul punto la delega al governo e' molto chiara".

Tra le modifiche contenute nella delega al Governo, un provvedimento in particolare interessa gli utilizzatori delle due ruote, con l'inserimento degli utenti di ciclomotori e motocicli nella definizione di utenti deboli della strada. Prevista anche l'introduzione di disposizioni atte a favorire la diffusione e l'installazione sulle strade di infrastrutture che garantiscano la sicurezza
degli utilizzatori dei veicoli a due ruote, la riforma della disciplina della segnaletica stradale orizzontale e verticale e poi ancora il criticato libero accesso dei mezzi a due ruote nelle corsie riservate ai mezzi pubblici e l'assunzione di misure che diano l'opportunità' di muoversi anche a persone più anziane che non possono avvalersi del trasporto pubblico.

"Con la legge delega al Governo intendiamo avviare un iter di riforma del Codice della Strada, con l'obiettivo di migliorare la sicurezza stradale dei motociclisti, dei ciclisti e dei pedoni – ha aggiunto Paolo Gandolfi, relatore del testo di riforma legislativo - Le modifiche apportate negli ultimi anni al Codice della Strada hanno dato buoni frutti, riducendo l'incidentalità' e i danni provocati agli automobilisti. Lo stesso non è avvenuto per i motociclisti e in genere per gli utenti della strada più vulnerabili, quali pedoni e ciclisti. Ci concentreremo sul contrasto alle condizioni che rendono gli incidenti mortali o gravi, per i motociclisti, tra le altre cose, andranno riviste le caratteristiche e l'uso dei guard-rail e di altri elementi a bordo strada che rendono più gravi gli incidenti". Insomma, tutti interventi sacrosanti che gli “utenti deboli” della strada attendono da tempo. Che sia la volta buona? Vedremo. (m.r.)

 

da repubblica.it/motori

Giovedì, 11 Luglio 2013
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