(ANSA)
- PESCARA - E’ di 200 milioni di euro l’investimento che la Regione
Abruzzo ha previsto per svecchiare il parco automezzi di tutte le
aziende di trasporto abruzzesi (53) e raggiungere, al tempo stesso,
migliori standard di efficienza, di sicurezza e di risparmio energetico
e quindi di qualita’ del servizio. Lo ha detto l’assessore regionale
ai Trasporti, Tommaso Ginoble, in una conferenza stampa in cui ha
illustrato il piano degli investimenti 2005.
La somma investita dalla Regione Abruzzo consentira’ innanzitutto
l’acquisto di oltre 200 autobus, che andranno a sostituire quelli
adibiti al trasporto pubblico locale con piu’ di 15 anni di servizio.
Di questi, 120 saranno a trazione diesel, 60 a metano destinati essenzialmente
all’area metropolitana di Chieti e Pescara per contribuire a ridurre
l’inquinamento, e 28 a trazione elettrica.
Ogni azienda potra’ contare su almeno un pullman nuovo ’’e questo
- ha sottolineato l’assessore - risponde alla logica di un sistema
di trasporto piu’ moderno e al passo con gli standard europei’’. ’’Soprattutto
- ha spiegato l’assessore Tommaso Ginoble - per la prima volta tutti
i mezzi saranno dotati di pedane per disabili. Inoltre, adegueremo
in tal senso anche gli autobus gia’ in servizio che non ne erano dotati.
Ho trovato su questo punto molta disponibilita’ da parte degli operatori
del trasporto pubblico locale’’.
La societa’ Arpa ha confermato che interverra’ con propri fondi per
adeguare i mezzi alle esigenze dei disabili. ’’L’auspicio - ha affermato
Ginoble - e’ che anche la Gestione trasporti metropolitani (Gtm) e
la Sangritana, anch’esse partecipate dalla Regione, seguano lo stesso
esempio’’. In Abruzzo attualmente circolano poco meno di mille autobus
adibiti al trasporto pubblico locale. L’assessore definira’ con i
Comuni interventi per rendere le piazzole di sosta degli autobus compatibili
all’accesso dei disabili tramite le pedane. Ginoble ha evidenziato
la necessita’ di intervenire anche sulle autostazioni presenti nelle
citta’, che a volte rappresentano luoghi ’’poco illuminati, sporchi,
punto di riferimento per la microcriminalita’’’. (ANSA).