ROMA
- (Ansa) Due fratelli sono stati fermati con l’accusa di omicidio
volontario dalla Squadra Mobile di Roma per l’uccisione di Giuseppe
Silvestri, il padre di famiglia di 42 anni, assassinato a colpi di
pistola ieri sera a Roma davanti ad un ristorante nel quartiere Magliana,
dove stava festeggiando il compleanno della moglie insieme con i due
figli di 8 e 11.
I fermati sono Andrea e Luciano Calisti, di 26 e 33 anni, di Roma.
Una terza persona, a quanto si è appreso dalla polizia, nipote
dei due, è ricercata dagli investigatori della Mobile, diretta
da Alberto Intini, perché sospettata di far parte del gruppo
che ha ucciso Silvestri. Andrea e Luciano Calisti, dopo essere stati
ascoltati dagli inquirenti, avrebbero parzialmente ammesso le loro
responsabilità.
MORTALE UN COLPO AL CUORE
Lo ha ucciso un colpo che lo ha raggiunto al cuore, dei quattro-cinque
sparati da una pistola calibro 9 corto, il padre di famiglia ammazzato
ieri sera a Roma davanti ad un ristorante in seguito ad una lite per
un parcheggio. Lo ha stabilito un primo esame fatto sul posto dal
medico legale Francesco Traditi.
Le indagini, svolte dagli investigatori della sezione omicidi della
Squadra Mobile, guidati dal dirigente della III sezione Eugenio Ferraro,
coordinate dal sostituto procuratore Giuseppe Amato, hanno accertato
che la vittima, l’omicida e i suoi complici, quattro o cinque, non
si conoscevano.
La moglie dell’uomo ucciso, Giuseppe Silvestri, è una casalinga,
di 42 anni. La donna come gli altri clienti che erano nel ristorante,
dove con il marito, i figli, due maschietti di 8 e 11 anni, ed altri
parenti stava festeggiando il suo compleanno, quando ha sentito i
colpi di pistola è uscita dal locale e ha visto il marito morto
ed è stata colta da choc. I figli invece sono rimasti nel locale
e non hanno visto il padre ammazzato.
A quanto si è appreso, la prima lite era stata sedata dalla
pattuglia di una volante che era intervenuta davanti al ristorante
in seguito ad una segnalazione giunta al 113. La polizia sarebbe sulle
tracce dell’assassino e dei suoi complici.
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Corriere della Sera.it
La polizia sulle tracce di un terzo aggressore
Omicidio al parcheggio: due arrestati
Due giovani, di 26 e 33 anni sono stati fermati e interrogati a Regina
Coeli. Avrebbero ammesso le loro responabilità
ROMA - Sono a Regina Coeli con l’accusa di concorso in omicidio volontario
due fratelli ritenuti responsabili dell’omicidio di Giuseppe Silvestri,
il 42enne romano assassinato la scorsa notte alla Magliana probabilmente
per ragioni di parcheggio. I due fratelli si chiamano Andrea e Luciano
Calisti, rispettivamente di 26 e 33 anni. Sono accusati di omicidio
volontario premeditato. Il pm Giuseppe Amato, titolare degli accertamenti,
chiederà domani al gip la convalida del loro arresto. Una terza
persona, a quanto si è appreso dalla polizia, nipote dei due,
è ricercata dagli investigatori della Mobile, diretta da Alberto
Intini, perchè sospettata di far parte del gruppo che ha ucciso
Silvestri. Andrea e Luciano Calisti, dopo essere stati ascoltati dagli
inquirenti, avrebbero parzialmente ammesso le loro responsabilità.
La squadra mobile romana sta cercando di individuare anche altri due
giovani che però avrebbero giocato un ruolo marginale nella
vicenda.
L’OMICIDIO - Giovanni Silvestri, 42 anni, è stato ucciso la
notte scorsa in Via della Magliana 786, con un colpo di pistola che
lo ha raggiunto con molta probabilità alla schiena. Un omicidio
scaturito, secondo la ricostruzione degli investigatori della squadra
mobile della capitale, a seguito di una banale lite per motivi di
parcheggio. L’uomo ieri sera intorno alle 22 era arrivato con la famiglia,
moglie e due bimbi piccoli, a bordo della sua auto, davanti ad un
locale in Via della Magliana per festeggiare insieme ad altri parenti
e amici proprio il compleanno della moglie. Ma mentre cercava parcheggio
nei pressi del ristorante è stato aggredito da un uomo che,
sceso dalla propria vettura, ha cominciato a colpire la sua macchina.
Tra i due automobilisti c’è stata una colluttazione che si
è però poco dopo risolta con l’allontanamento dell’aggressore.
Sono così cominciati i festeggiamenti del compleanno all’ interno
del locale ma poco più tardi è avvenuta la tragedia.
Due ore dopo la prima aggressione, l’uomo che aveva colpito l’auto
è tornato indietro, questa volta portando con sè altre
persone. Il gruppo, che si è presentato a bordo di due vetture,
due Golf, ha atteso fuori il locale che Giovanni Silvestri uscisse.
Quando si sono trovanti davanti l’uomo, in compagnia di altri suoi
familiari, hanno incominciato a colpire con delle spranghe. Dopo una
violenta lite tra i due gruppi, proprio quando sembrava che gli aggressori
se ne stessero andando, uno di loro ha sparato 4 o 5 colpi di pistola
colpendo a morte il 42enne.
ESECUZIONE - Secondo le testimonianze, è sembrata una vera
e propria esecuzione. Alla vittima è stata trovata anche una
gamba fratturata, probabilmente perchè prima di essere ucciso
è stato investito dalle vettura di uno dei suoi aggressori.
L’assassino e i suoi complici si sono immediatamente dileguati a bordo
delle due Golf che la polizia ha trovato poco distante da dove è
avvenuta la tragedia: una vettura è stata trovata con ammaccature
sul grande raccordo anulare, nei pressi di via della Magliana, l’altra
nella zona di Casal Lombroso. La vittima, che lascia una moglie e
due figli, era impiegato in lavori manovali.