Travolse e uccise due anziani. Condanna ridotta da 5 a 3 anni
La donna investì con l’auto il corteo del Venerdì santo
Fermata poco dopo risultò ubriaca
Quasi due anni in meno di reclusione e, in carcere, Patrizia Rinaldo, probabilmente non ci andrà mai. La Corte d’Appello di Torino ha riformato la sentenza del gip di Cuneo che l’aveva condannata a 5 anni e mezzo per duplice omicidio colposo, omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza. La nuova condanna è a scontare 3 anni e 8 mesi, probabilmente ai domiciliari, stato in cui oggi si trova.
Per tutti è la pirata della strada che ha investito e ucciso la sera del 6 aprile 2012 due anziani in processione per la via Crucis. Fu un Venerdì santo di sangue e disperazione con una comunità religiosa che assistette in pochi attimi alla morte di Giovanni Barberis (74 anni) e al ferimento di sei persone, una delle quali, Margherita Viale (84), morì il giorno dopo in ospedale.
La Rinaldo, cuneese, 55 anni, viaggiava da Limone verso Cuneo. Era ubriaca, aveva un tasso di alcol tre volte oltre il limite di legge. Non si fermò, furono i carabinieri a intercettarla più a valle.