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Ubriaco al volante, aveva travolto tre pedoni
Moldavo patteggia la pena

Dopo lo schianto aveva anche aggredito agente Sfiorata la tragedia in corso Bergamo, davanti al bar Loco. L'uomo dovrà scontare un anno e quattro mesi
Incidente stradale in corso Bergamo (Cardini)

LECCO - Ha patteggiato una pena di sei mesi per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e altri otto per guida in stato di ebbrezza. Totale un anno e quattro mesi (a cui si aggiungono duemila euro di multa) secondo la sentenza emessa dal giudice Dario Colasanti (accusa affidata al Vpo Pietro Bassi) che, al termine del processo con rito direttissimo, ha disposto pure la sospensione della patente di guida per quindici mesi oltre al sequestro del mezzo. Niente carcere comunque perché il moldavo, 27 anni residente in città, ha potuto beneficiare della sospensione essendo incensurato. Eppure a bordo della sua Ford Focus, sabato sera, aveva seminato il panico in corso Bergamo. Alterato dai fumi dell’alcol, aveva perso il controllo della sua vettura travolgendo tre pedoni, due moto, una siepe e l’arredo urbano di fronte al bar «Loco». Ad avere la peggio un trentanovenne di Lecco, finito all’ospedale con una gamba fratturata e, soprattutto, la consapevolezza di aver rischiato davvero grosso.

 

Consapevolezza che, al contrario, era apparsa sin da subito del tutto assente nel comportamento del moldavo. Una volta uscito dall’abitacolo, invece di prodigarsi nel soccorrere i malcapitati e lanciarsi in una sperticata litania di scuse verso coloro che aveva ferito, il giovane aveva infatti pensato bene di reagire in modo violento nei confronti degli agenti di polizia locale che, nel frattempo, erano giunti sul posto e gli chiedevano di sottoporsi all’alcol-test. Rifiuto a cui poi aveva fatto seguito una vera e propria aggressione fisica nei confronti di uno degli agenti, tanto che era dovuta intervenire una pattuglia della Volante. Erano stati i colleghi della questura a immobilizzare il moldavo e a trasferirlo in camera di sicurezza con la doppia accusa di guida in stato di ebbrezza e resistenza e violenza a pubblico ufficiale. «Per fortuna il tutto è successo verso le 20.30 quando ormai il locale era chiuso e c’erano pochi pedoni - spiega Silvio Spandri, commissario aggiunto del comando di Polizia locale - altrimenti non so cosa sarebbe potuto accadere. Il moldavo? Spesso ci capita di avere a che fare con automobilisti ubriachi ma in questo caso è stata davvero dura contenerlo».
 

di Andrea Morleo
da ilgiorno.it

 

 


 

Mercoledì, 31 Luglio 2013
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