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Notizie brevi 02/08/2013

Monsano, carabiniere eroico fa fallire l'assalto dei banditi al Mercatone uno

Faceva la spesa in borghese con i due figlioletti Decisivo il suo inseguimento con l'auto
Gianluca Puzzello

MONSANO - Coraggioso carabiniere in borghese contribuisce in modo decisivo alla cattura della gang che ha assaltato il Mercatone Uno. Un blitz criminale in piena regola progettato grazie all'aiuto di un complice, lo jesino Paolo Cristofanetti, 29 anni, netturbino di Jesi Servizi, che aveva messo a disposizione il camion della nettezza urbana. Ma non potevano immaginare che un carabiniere della compagnia di Jesi fuori servizio, Gianluca Puzzello, li avrebbe inseguiti con la sua auto facendoli arrestare.

Intorno alle 10.45, due banditi col volto coperto dai passamontagna e armati di pistole, poi risultate giocattolo, hanno fatto irruzione nella gioielleria del centro commerciale intimando ai presenti - sette persone tra cui dei bambini - di sdraiarsi a terra e di non toccare i cellulari. Momenti di terrore che hanno causato malori: una donna delle pulizie è svenuta, si sono sentite male anche una cliente e una commessa.I rapinatori quindi si sono diretti alla gioielleria "L'Oro", hanno puntato la pistola al collo della commessa per costringerla ad aprire le vetrine. Poi hanno arraffato tutto, svuotando i contenitori dei gioielli e raccogliendo oro e contanti in un borsone nero sportivo.

Ma ieri mattina al centro commerciale c'era anche il brigadiere Puzzello, con le figlie di 2 e 9 anni, per cambiare un tappeto. Il militare ha cercato di contattare la centrale con il cellulare ma i rapinatori se ne sono accorti e lo hanno chiuso in uno sgabuzzino assieme a due dipendenti. Poi i banditi sono entrati negli uffici vicino alle casse: «Hanno fatto sdraiare tutti per terra, e minacciandoci con le armi hanno preso una ragazza che aveva la chiave della cassaforte - raccontano i dipendenti ancora impietriti - Le hanno puntato la pistola addosso e si sono fatti aprire il forziere».
Poi la fuga. I rapinatori hanno raggiunto un complice all'esterno che li attendeva a volto coperto a bordo di una Fiat Panda rossa, rubata tre giorni fa a Montemarciano, e si sono diretti verso il Paradise. Nel frattempo però il brigadiere Puzzello è riuscito ad uscire dallo sgabuzzino, ha lasciato le figlie, poi raggiunte dalla mamma, con una commessa, e si è messo all'inseguimento dei malviventi avvertendo i colleghi. All'altezza del Paradise i banditi hanno abbandonato l'auto e con il borsone in spalla hanno raggiunto Critofanetti, padre di due figli, che li attendeva in divisa da lavoro visto che prestava regolare servizio e con il camion dei rifiuti acceso. La banda però non ha fatto molta strada: poco dopo sono stati circondati dai carabinieri. Inutili i tentativi di fuga per le campagne: sono stati arrestati in flagranza per rapina aggravata in concorso.

Quattro gli arresti: in manette i catanesi pluripregiuicati Antonio Lo Presti, 38 anni, Matteo Palici, 35, Salvatore Centonze, 39, con precedenti per rapina, e lo jesino Cristofanetti, nato a Chiaravalle, regolarmente assunto da Jesi Servizi, con precedenti per reati contro il patrimonio. Ora sono a Montacuto. Il bottino (30 mila euro di gioielli e 3mila euro in contanti), nascosto tra i rifiuti, è stato recuperato.




da ilmessaggero.it

Venerdì, 02 Agosto 2013
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