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Alcol 2 Verona
Folle corsa nella notte, donna sperona l'auto della polizia

La compagna di un portiere di calcio di serie A protagonista di un inseguimento, due agenti in ospedale. Intercettata dall'autovelox a 145 chilometri orari, ha tentato di seminare la pattuglia toccando i 200 e compiendo manovre azzardate per mandare fuori strada la Volante
Il Suv coinvolto nell'incidente in cui sono rimasti feriti due poliziotti - Foto Fadda


Stavolta se la sono vista davvero brutta. Schiacciati nella loro Volante, sbattacchiati nell'abitacolo, vittime della potenza incontrollata di un Suv impazzito. Il bollettino medico, alla fine, è un lungo elenco di botte, contusioni, escoriazioni, colpi di frusta e microfratture. Ma i due poliziotti delle Volanti possono ringraziare ugualmente la loro buona sorte: per entrambi, l'altra notte, poteva andare decisamente peggio. Tutto comincia a tarda sera. Viale del Lavoro: una pattuglia della polizia municipale è impegnata nei controlli contro la velocità eccessiva. Una notte come tante. Caldo, traffico, auto e camion. Il solito via vai. I controlli di routine. Poi, improvvisamente, sul display lampeggiante dell'autovelox compare un numero: 145. Il mirino centra un Suv grigio che sfreccia: gli agenti intimano l'alt, l'auto non si ferma e prosegue verso il casello di Verona sud. In senso opposto arriva una pattuglia, è la Volante che presidia la zona sud della città. Gli agenti vedono quel Suv, un Bmw X5, sfrecciare nella notte. Bisogna intervenire. Subito. I poliziotti si mettono in scia dell'auto. Accendono i sirene e lampeggianti, fanno i fari, intimano al conducente a fermarsi. Niente. Per tutta risposta il gigante a quattro ruote schizza via, in avanti, come spinto da una gigantesca mano invisibile. Centocinquanta, centottanta, quasi duecento all'ora per le strade per fortuna a quell'ora semi deserte della città. Le sirene urlano invano nella notte, la radio della Volante dirama l'appello alla centrale operativa della questura e alle altre Volanti chiedendo di convergere in zona: quel mostro va fermato. A quella velocità l'impatto con un'altra vettura sarebbe devastante: pedoni, ciclisti o motociclisti sarebbero spazzati via come fuscelli e non avrebbero scampo. Largo del Perlar: a quasi 200 all'ora il Suv frena di colpo per causare il tamponamento con la Volante. Per miracolo l'agente al volante riesce a evitarlo. La corsa prosegue. Via Fermi: la Volante riesce a infilarsi sul lato destro del Suv che, però, improvvisamente devia bruscamente: l'impatto è inevitabile. L'auto in dotazione ai poliziotti, per fortuna, questo giro è una robusta Alfa. Resiste all'urto, ma viene ammaccata in diversi punti. Feriti e malconci, i poliziotti scendono dall'abitacolo temendo di trovarsi di fronte qualche pericoloso criminale. Altre sirene, fari e lampeggianti blu illuminano la notte: dall'abitacolo del Suv scende anche il conducente. È una giovane donna vestita in modo elegante. Agli agenti dice che è la compagna di un portiere di una squadra di calcio di A; non di Hellas o Chievo. Ha 33 anni e ha bevuto.  Troppo per mettersi alla guida: due grammi per litro di sangue, dirà il test alcolemico. Accanto a lei, sul sedile del passeggero, un'altra donna, giovane anche lei. Arrivano l'ambulanza e l'auto medica. I poliziotti feriti vengono trasportati in ospedale. La conducente dovrà, ora, vedersela con la giustizia. Immediatamente la patente è stata ritirata: i punti decurtati saranno complessivamente 28. Il Suv, che risulta immatricolato in Lombardia, è stato sequestrato per essere poi confiscato. Eccesso di velocità, fuga e perdita del controllo dell'auto, oltre alla responsabilità penale per la guida in stato di ebbrezza sono le violazioni contestate. I due poliziotti ne avranno per quindici e venti giorni.
 

 

 

da L’ARENA.IT


 

Domenica, 04 Agosto 2013
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