Non
paghi la multa: perdi la casa!
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Due
storie di automobilisti cremonesi: uno ha rischiato di perdere
la casa per alcune multe non pagate; un altro si è visto annullare
una contravvenzione e ritiro della patente, conseguenza di un
eccesso di velocità, perchè il giudice ha verificato che pigiava
sull’acceleratore per stato di necessità, visto che la figlia
stava male. Due storie paradossali che hanno avuto un epilogo
fortunato. La prima storia è quella di un 40enne, all’estero
per lavoro. Una assenza lunghissima, durante la quale pare che
qualcuno usasse la sua auto, prendendo contravvenzioni a raffica
(e non pagandole). Tra solleciti e more ne è scaturito un debito
di circa 800 euro. Durante la sua assenza il 40enne cremonese,
non ha pagato anche un certo numero di cartelle esattoriali.
E cosÏ il debito, tra multe e tasse, è arrivato a 4.000 euro.
Una cifra sufficiente per far scattare, vista l’irreperibilità del "moroso", la procedura di sequestro e di vendita della casa all’asta. Quando l’uomo è tornato a Cremona ha trovato nella propria abitazione un acquirente che stava visitando l’appartamento. Chiaramente l’uomo si è allarmato e gli hanno spiegato che aveva ancora qualche giorno di tempo per salvare la casa, pagando il debito. Pagamento effettuato, casa salva e fine della storia (ora è tutto il mano agli avvocati). L’altro automobilista cremonese andava a 150 chilometri l’ora quando è stato "immortalato" da un autovelox: 343,45 euro di multa e sospensione della patente. Ma l’automobilista correva per raggiungere la figlia che era stata colta da un malore. Certificati alla mano l’automobilista ha fatto ricorso e il giudice ha annullato la sanzione. (pgc)Da News@autostrade.it |
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