Patente
a punti? Un dolore per tutti, anche per coloro che solitamente, comportandosi
prudentemente alla guida di un auto, si trovano a dover compiere in maniera
forzosa qualche violazione stradale, colpevole la fretta del momento o
un attimo di distrazione intervenuto per lo stress accumulato durante
la giornata..
Così, nonostante le statistiche indichino abbastanza chiaramente
come i benefici di questa legge stiano progressivamente diminuendo, il
numero complessivo dei punti ritirati agli automobilisti italiani cresce
costantemente e con esso cresce anche il numero di coloro che debbono
correre ai ripari.
Basti pensare che da luglio 2003 e fino allo scorso 30 settembre, i punti
persi dagli automobilisti italiani sono stati più di 6 milioni, mentre
sono stati 5.000 i conducenti che dopo un solo anno hanno esaurito il
bonus iniziale dei 20 punti.
Tra le violazioni più commesse il superamento dei limiti di velocità
(soprattutto nella fascia compresa tra i 10 ed i 40 chilometri orari oltre
il limite della strada, roba da 2 punti) ed il mancato uso delle cinture
di sicurezza, una violazione questa che pareva destinata all’estinzione
ma che si sta ripresentando in maniera preoccupante.
Tuttavia, ad appesantire il fardello messo in luce, sono ora anche gli
incidenti stradali, almeno laddove esiste una responsabilità esclusiva
o principale di un conducente, che analogamente si vede ritirare qualche
punticino e in qualche caso si vede sospendere il documento di guida.
Per questo motivo si è fatto avanti un nuovo business, in parte già
previsto dalla legge, come ad esempio il recupero dei punti ad opera delle
autoscuole o di altre agenzie autorizzate. Ma quando la torta è grossa,
come si suol dire, sono tanti anche quelli che desiderano mangiarla e
così sul mercato hanno cominciato ad apparire le cosiddette ìassicurazioni
contro il ritiro della patenteî.
Si tratta di particolari polizze, attualmente nemmeno tanto care, che
intendono coprire l’eventuale danno economico che deriva dal ritiro
o dalla sospensione della patente di guida a seguito del prelievo dei
punti o quando si causa un incidente stradale. Qualche contratto assicurativo,
poi, copre anche il costo del corso di recupero dei punti e sono persino
previsti rimborsi per poter raggiungere l’autoscuola con un mezzo
di trasporto pubblico o persino col taxiÖ!
Non facciamo i nomi delle compagnie assicurative per non essere tacciati
di farne eccessiva pubblicità, cerchiamo ugualmente di vedere quel
che offre questo nuovo mercato.
Una delle maggiori imprese di assicurazioni italiane, per la perdita della
patente, offre una polizza che garantisce una diaria giornaliera di 60
euro e per un periodo non superiore ai 6 mesi. Premio annuo della polizza:
100 euro. Una seconda assicurazione, invece, consente di recuperare fino
a 500 euro quale rimborso dei corsi di recupero dei punti, fino a 1.000
euro qualora si debba sostenere un nuovo esame e fino a 11.000 euro se
occorre impegnare un legale per opporsi al provvedimento di ritiro del
documento di guida. Premio annuale della polizza: 179 euro.
Nel primo caso, se volessimo ipotizzare il ritiro della patente per tre
mesi ad un conducente che ha provocato un incidente stradale grave per
mancata precedenza o per essere transitato sull’incrocio col semaforo
rosso, e aver bevuto, il rimborso del malcapitato (ed imprudente) automobilista
sarebbe di oltre 5.000 euro. Vuoi vedere che per qualcuno perdere la patente
diventa un affare?!
Molte imprese di assicurazione, inoltre, hanno previsto un’indennità
anche per quelle violazioni che, se commesse nell’arco di due anni,
prevedono la sospensione della patente (mancato uso delle cinture di sicurezza,
mancato rispetto delle distanze di sicurezza, eccÖ). Un’altra
garanzia che sta prendendo piede è rappresentata dalla tutela legale,
soprattutto quando si parla di sinistri stradali che vedono il verificarsi
di lesioni mortali o di gravi ferite ad uno dei protagonisti.
Attenzione però a certe clausole contrattuali che, a onor del vero,
è giusto che siano previste per evitare il proliferare di speculazioni
o truffe a scapito delle compagnie. Per ottenere il rimborso dopo avere
effettuato il corso di recupero, infatti, si dovrà presentare all’impresa
di assicurazione l’attestato di frequenza rilasciato dall’autoscuola
e il successivo aggiornamento inviato dall’archivio nazionale delle
patenti, che funziona presso il Dipartimento terrestre dei trasporti di
Roma. In alcuni casi, poi, per poter usufruire di tutte queste garanzie
è necessario avere sottoscritto il contratto assicurativo con il
punteggio della propria patente inalterato (20 punti) e ciò anche
per verificare l’attendibilità e le capacità dell’automobilista.
Infine, speciali formule sono state previste per le aziende commerciali:
quando si tratta di società che debbono salvaguardare la patente
dei propri dipendenti (perlopiù agenti di commercio, rappresentanti, funzionari
ed altro ancora), oltre alla tutela per l’incauto contravventore,
anche l’azienda godrà di benefici economici per l’assenza
forzata del proprio dipendente.
Così, tanto per fare un esempio, una ditta che invia periodicamente
un proprio incaricato a compiere viaggi fuori regione, potrà sostituirlo
con un altro dipendente e ricevere un rimborso che servirà a coprire
le eventuali spese straordinarie sostenute per l’intera operazione.
Naturalmente, il premio della polizza varierà a seconda delle spese
che si deciderà di recuperare, anche se il costo di una polizza di
questo tipo si aggira mediamente sui 450 euro annui.
Alla fine, comunque, ne rimarranno tutti soddisfatti: la compagnia assicurativa
che avrà sottoscritto un nuovo contratto e l’azienda che avrà
tamponato, anche se a caro prezzo, una falla che rischiava di fare imbarcare
molta più acqua. Meno bene, invece, la passerà il dipendente che
comunque rimarrà appiedato e sarà costretto a spostarsi coi
mezzi pubblici, i quali, spiace dirlo, non offrono ancora quella competitività
così utile ed efficace per chi vorrebbe sostituire la propria auto
ed usarli proprio per andare a lavorare.
Insomma alla fine passa però un messaggio: vedersi sospesa la patente
a causa della perdita dei punti non è poi un dramma, non è un
problema insormontabile. Non sappiamo se questo messaggio contribuirà
ad elevare la sicurezza stradale con comportamenti virtuosi..
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