Osservatorio il Centauro - ASAPS sulla Pirateria stradale primo semestre 2013:
466 episodi (+1%) con 43 vittime (-24,5%) e 593 feriti (+5,1%)
Nel 22,7% delle piraterie mortali l’autore (scoperto) era ubriaco
Un pirata su 4 è straniero. Identificato il 59% dei pirati
Cresce la presenza delle donne, coinvolte nel 16% degli eventi (era al 9% nel 2011 e al 6% nel 2009).
(ASAPS) Forlì – Nel primo semestre del 2013 le piraterie stradali ricalcano lo stesso numero degli episodi del primo semestre del 2012 con 466 episodi più significativi, +1% rispetto ai 461 del 2012.
Secondo gli esperti dell’Osservatorio il Centauro – ASAPS, nei 466 episodi più significativi di questa odiosa forma di criminalità stradale del nostro Paese sono rimasti sulle strade 43 morti, e questa paradossalmente è una buona notizia perché sono 14 lenzuoli bianchi in meno rispetto allo stesso semestre dello scorso anno quando le vittime furono 57 (-24,5%). Discorso diverso per i feriti che sono stati 593 nei primi sei mesi del 2013 con un incremento del 5,1% rispetto 564 ricoveri dello scorso anno. Nello stesso periodo di riferimento del 2011 si erano registrati 347 eventi che avevano provocato 55 vittime e 418 feriti.
In 275 episodi su 466 (59%), le forze dell’ordine, grazie all’azione investigativa di ricerca e rintraccio dei pirati, sono riuscite a dare un nome ed un cognome al fuggitivo. Un dato quasi identico a quello del 2012 quando la percentuale dei pirati a cui era stato dato un volto si fermò al 58%. Il 18,5% degli autori identificati, 51 su 275, era in stato di ebbrezza, tra questi il 17,6%, 9 casi, è risultato positivo al narcotest. Se si restringe la ricerca alle sole piraterie mortali la percentuale dei pirati risultati poi in stato di ebbrezza sale al 22,7% del dato complessivo.
Se consideriamo che una buona parte dei pirati scoperti si è costituita in tempi successivi all’evento, e che per altri 191 (41%) la caccia non è finita, è da ritenere che la presenza di alcol e stupefacenti sia in realtà molto più diffusa. Stabile intorno all’8% la mancanza (o falsa) assicurazione anche se non in tutti gli episodi è stato possibile stabilire con certezza questo aspetto. Nel 26,5% degli eventi il pirata identificato è stato arrestato: si tratta, in questo caso, di soggetti ai quali le forze di polizia arrivano genericamente da sole nella quasi immediatezza del sinistro. Le manette sono scattate 73 volte nel primo semestre 2013 e in 81 occasioni nel medesimo periodo del 2012 (-10%).
Denunciato a piede libero invece il 73,5% degli autori. In questi casi la denuncia scatta per coloro che si presentano da soli, spesso consapevoli di essere ad un passo dall’identificazione, e che dunque evitano la custodia cautelare. In questo senso, i primi sei mesi di quest’anno, hanno portato al deferimento di 202 persone contro le 184 del precedente periodo. Il Report ha inoltre rilevato come la partecipazione attiva di cittadini stranieri a questo crimine stradale segua una tendenza stabile. Nel primo semestre del 2013, i conducenti immigrati o turisti che sono fuggiti dopo uno schianto sono stati 64, più del 2012 quando furono 62: pari al 23,3%, la stessa percentuale dello scorso anno.
Cresce in modo costante, il coinvolgimento del sesso femminile a questa particolare forma d’incidentalità stradale. Le “bandane rosa” responsabili di fuga a seguito di sinistro stradale sono state quest’anno 44, contro le 34 del 2012. Si tratta del 16% degli autori noti (raddoppiando in 3 anni), contro il 12,8% del 2012 e il 9,1 del primo semestre 2011, il 7,7% del 2010 e il 6,2% del 2009.
Infine uno sguardo alle categorie più deboli della strada. Fra i 43 decessi, 15 erano pedoni e 10 i ciclisti. Le vittime over 65 sono state 52, il 11,2% del totale. I bambini sono stati coinvolti in 66 episodi di pirateria (14,2% del totale degli eventi), nel 2012 erano stati 74 e nel 2011 erano stati 30.
Le regioni più piratate: Lombardia con 73 episodi significativi, seguono l’Emilia Romagna con 54, il Lazio con 42, il Veneto con 40, la Toscana con 36, la Campania con 35, la Puglia con 31, la Liguria con 29, la Sicilia con 28.
Forlì, 29 agosto 2013
Giordano Biserni
Presidente ASAPS