Scacco matto. Dal "pesce piccolo" gli investigatori
sono riusciti ad imboccare il canale di approvvigionamento ed
a mettere le mani su un carico clandestino destinato alla piazza
bresciana. Già, perché il cerchio si è
chiuso attorno ad un corriere nordafricano e pure al presunto
destinatario di quei settanta chili scarsi di hascisch. Smantellato
quindi un giro di droga in grande stile gestito - per quanto
scoperto sino ad ora - da pedine straniere di casa nella nostra
città. L’indagine parte comunque da lontano. O meglio
dal 17 agosto scorso quando in via Serenissima viene arrestato
un ventenne marocchino che in auto nasconde tre chili di "fumo"
appartenenti a due partite diverse. Gli uomini della Squadra
Mobile - guidati da Carmine Grassi - ingranano la quinta e iniziano
a scavare sul conto di quel nordafricano. Passano al setaccio
il suo telefono cellulare, le sue frequentazioni, quella piccola
partita di droga... insomma s’allungano occhi ed orecchie
un po’ ovunque. Ed il cerchio inizia a quadrare quando
alcuni giorni fa in autostrada viene bloccato un corriere. Si
tratta di un trentenne marocchino di casa a Brescia che viaggia,
da solo, a bordo di una Bmw in direzione della nostra città.
In azione entrano gli agenti della Polizia stradale di Seriate
che, nella zona di Erbusco, bloccano la berlina tedesca. E la
passano alla lente d’ingrandimento... dal bagagliaio "spunta"
presto un borsone al cui interno è celato un fiume di
panetti. Si tratta di droga, di hascisch di produzione nordafricana.
Una partita (per l’esattezza 65 chili) destinata al mercato
bresciano, almeno secondo quanto riferito ieri dal capo della
Squadra Mobile, Carmine Grassi, e da Barbara Barra, dirigente
della Polizia stradale di Bergamo. Ma il cerchio non è
ancora chiuso, almeno definitivamente. Perché il corriere
viene arrestato con l’accusa di traffico di sostanze stupefacenti
ma i poliziotti riescono a risalire anche al presunto destinatario
di quel carico "che scotta". Una montagna di panetti
con impressa la lettera W, elemento che collega il sequestro
del 17 agosto a quello piazzato in A4 una manciata di giorni
fa. Ma torniamo al presunto grossista. Si tratta di un marocchino
di 32 anni, anch’esso domiciliato in città, arrestato
dagli uomini della Mobile con l’accusa di concorso in traffico
di droga. Insomma, la Polizia in poco più di un mese
è riuscita a sequestrare, complessivamente, settanta
chili scarsi di "fumo" partendo da uno spacciatore
(o comunque una pedina ritenuta piccola) per arrivare al corriere
e soprattutto al colui che - sempre secondo l’accusa -
avrebbe dovuto stoccare quella partita. La quale, una volta
piazzata sul mercato locale, avrebbe fruttato un giro grosso...
basti pensare al prezzo dell’hascsich che sul mercato oscilla
tra i cinque ed i dieci euro al grammo. Ma l’inchiesta
della Squadra Mobile pare destinata ad allargarsi a macchia
d’olio, decollando proprio da Brescia. Partendo dai tre
immigrati arrestati e soprattutto dagli elementi racimolati
nel corso delle perquisizioni e del sequestro.