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Notizie brevi 29/09/2005

da IlTempo.it - Corsi fantasma per recuperare i punti della patente

da IlTempo.it
Corsi fantasma per recuperare i punti della patente
Bastava pagare il doppio per ottenere l’attestato di frequenza. Precedente a Campobasso smascherato dalla Stradale. Lo scoop di Striscia in un’autoscuola di Brescia. Il titolare per avere la registrazione voleva rimborsare le spese alla troupe
di GIOVANNI VIDEO
 

UN UOMO di colore, che parla male l’italiano, entra in un’autoscuola a Brescia. Ha un problema: deve recuperare punti della patente, ma non può seguire i corsi di recupero. In teoria non ci sarebbe niente da fare. Invece, l’uomo scambia due battute con una delle impiegate dell’ufficio e l’impossibile diventa improvvisamente possibile: basta pagare, anche se il doppio del necessario. È l’ultimo «scoop» di «Striscia la Notizia», il programma di Antonio Ricci tornato ieri sugli schermi dopo la pausa estiva. Nel ricco menu proposto su Canale 5 in prima serata c’è anche questo «colpaccio» destinato a fare scalpore e a sollecitare nuove inchieste su un fenomeno già nel mirino della magistratura. Ma che è successo? Semplice, l’«inviato» di Striscia Max Laudadio si fa precedere da un attore. L’uomo, di nome Bibi, chiede il recupero dei punti. Ma deve lavorare e non può seguire le «lezioni». L’impiegata all’inizio spiega che non si può fare. Poi dà al cliente un foglietto con un numero di telefono. È della sorella Debora. Bibi chiama e prende appuntamento. Poco dopo, ecco di nuovo l’attore nell’agenzia automobilistica. Il nuovo incontro avviene proprio lì. Ad attenderlo, l’impiegata della prima ora, Debora e il titolare, signor Bosso. La donna spiega che per recuperare i punti senza partecipare ai corsi bisogna pagare 400-450 euro. E si raccomanda: non riveli mai per telefono che passa solo per firmare la presenza. A questo punto Bibi scompare dalla scena e arriva Laudadio. Con l’immancabile telecamera nascosta. Il titolare dell’autoscuola in principio tiene duro e, anche di fronte a domande chiaramente provocatorie, non cede: recuperare i punti senza seguire i corsi non si può. Non si può velocizzare l’iter. «Neanche se io pago 400-450 euro?», chiede Laudadio. «Le offerte sono tante ma io non ho mai accettato», replica Bosso. La sua ditta, attiva dal 1925, è seria, aggiunge. Ma invece le risate sono in agguato. La «vittima di turno», infatti, è caduta nel tranello. Laudadio, con un faccia tosta da attore consumato, rivela all’allibito signor Bosso che il colloquio con Bibi è stato filmato e registrato. Lo «sfortunato», a differenza da altri suoi predecessori «strisciati», non si ribella, non nega, non caccia gli «inviati» di Ricci. Anzi, con prontezza ammette che «è un gran pasticcio», rivela di aver guadagnato con questo sistema non più di 7000 euro e infine invita l’inviato in una stanzetta dove aggiunge alla già magra figura che ha fatto un carico da novanta: confessa che nell’affare sono coinvolti anche alcuni dipendenti della Motorizzazione. Lo sprovveduto fa anche il nome, prontamente censurato dai «bip» di Striscia, dell’ingegnere a capo dell’ufficio coinvolto. «Ma lui, l’ingegnere, non è d’accordo», precisa. Qualcun altro, invece, alla Motorizzazione registra il nome del frequentatore del corso «fantasma» che così può usufruire dell’agognato recupero. Come se non bastasse, propone a Laudadio di «buttar via la cassetta» con il filmato in cambio di denaro. Offre soldi anche per l’attore di colore che ha interpretato Bibi. «Vi pago tutte le spese», propone implorante. E la sua figuraccia peggiora in modo inversamente proporzionale agli ascolti del programma di Ricci, che raccoglie davanti al piccolo schermo milioni di italiani allibiti. Ma forse neanche troppo, visti i precedenti nel settore, anche quelli non stigmatizzati da Striscia. Un esempio tra i tanti: pochi mesi fa a Campobasso la Polstrada in un’operazione chiamata «Ghost» (fantasma) ha denunciato numerose persone e un’autoscuola coinvolta nel reato di falso e truffa. La «palla» ora passa al ministro Lunardi, che proprio ieri aveva chiesto un giro di vite nei controlli sulla patente a punti.


Giovedì, 29 Settembre 2005
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