(ASAPS) BRESCIA – Toccherà agli specialisti della
Polizia Stradale di Cremona, capire cosa abbia spinto un extracomunitario
siriano di 49 anni, a percorrere 50 km contromano sull’autostrada
A21 a bordo di una grossa fuoristrada. Una corsa omicida, conclusasi
con lo scontro frontale nel quale la peggio, come spesso capita,
ce l’ha avuta chi non c’entrava davvero niente. Si
tratta di un agente della Polizia Penitenziaria di appena 31
anni in servizio alla Casa Circondariale di Brescia, ma originario
di Giulianova (Teramo), che stava percorrendo l’autostrada
sulla propria auto. Da alcuni minuti le pattuglie della specialità
in servizio sull’arteria stavano cercando di chiudere la
strada al veicolo che stava percorrendo la carreggiata in senso
contrario, allertate dalle decine di telefonate giunte ai centralini
del 113. Una pattuglia aveva persino incrociato il pirata, intimandogli
l’alt, ma questi aveva risposto scartando e sfuggendo.
Tutto è successo alle 6 e mezzo di ieri mattina (25 settembre),
quando la fuoristrada del siriano ha imboccato la carreggiata
opposta dal casello di Cremona, giungendo fino a Brescia. Ogni
tentativo di salvare la vita al giovane collega della Penitenziaria,
è stato vano: troppo gravi le lesioni riportate. Niente
di grave, invece, per il folle, ora ricoverato all’ospedale
civile di Brescia. Non appena i medici daranno il via libera
sarà interrogato. Se la caverà, invece, un terzo
uomo, coinvolto anche lui nell’evento. (ASAPS).