(ANSA) - ROMA - Via libera della commissione Lavori Pubblici
del senato alla riforma dell’ Anas proposta da Luigi Grippo
(FI) con un emendamento al ddl sulle infrastrutture. Con la
riforma, votata anche dall’ opposizione, l’ Anas esce dal perimetro
della pubblica amministrazione e dal debito pubblico. La riforma
prevede anche l’allungamento della concessione da 30 a 60 anni
per l’Anas. La cosa piu’ significativa, pero’, e’ il riconoscimento
da parte dello Stato di pedaggi ’ombra’, che verranno cartolarizzati
dall’Anas, e la possibilita’ per quest’ultima di affidare una
subconcessione a societa’ interamente pubbliche di alcuni tratti
della rete stradale. ’’Non si tratta quindi di privatizzare
l’Anas - ha spiegato Grillo in una conferenza stampa - che restera’
completamente pubblica, diventando pero’ autonoma. Questo consentira’
di farne uscire il bilancio dal perimetro della pubblica amministrazione
e dal calcolo del debito pubblico’’. La ’sottrazione’ rispetto
al debito pubblico e’ calcolato in circa 3 miliardi, ha spiegato
il capogruppo Fi in commissione Lavori Pubblici Angelo Cicolano.
In sintesi la riforma funzionera’ cosi’: l’Anas, in raccordo
con lo stato, individuera’ alcuni tratti di strade statali che
potrebbero diventare autostrade. In base ad una valutazione
di traffico, lo stato paghera’ all’Anas pedaggi figurativi che,
cartolarizzati, le consentiranno di procurarsi le risorse necessarie
alla gestione infrastrutturale e agli investimenti. Il fatto
che non ci saranno piu’ trasferimenti annuali in conto capitale
dallo Stato all’Anas, fara’ si’ che questa esca dal perimetro
della P.A. I pedaggi, ha assicurato Grillo, non finiranno con
l’essere pagati dai cittadini. ’’Si tratta di un rapporto fra
lo Stato e l’Anas, i cittadini non avranno nessun carico’’,
ha detto. La gestione dei pedaggi figurativi ’’potra’ essere
affidata a subconcessionarie interamente pubbliche’’. (ANSA).