Tante
automobili ma poche vittime per incidenti, rispetto alla altre città
italiane. È il quadro di Roma che, un po’ a sorpresa, emerge
dall’indagine sulla mobilità automobilistica realizzata dall’Asaps,
l’Associazione sostenitori amici della polizia stradale, e dalla
rivista specializzata Quattroruote.
Nella classifica della sicurezza sulle strade, che tiene conto del minor
numero di morti per incidenti ogni mille abitanti, Roma (secondo i dati
contenuti nel grafico) occupa il 19° posto tra le 103 province italiane,
con “appena” 0,068 decessi ogni mille residenti (260 in totale)
nel 2004. Un dato ben distante da quello di Terni, la provincia più
pericolosa, che raggiunge quota 0,233. Ma più bassi anche di Milano,
al 26° posto in Italia con 0,074 morti su strada ogni mille abitanti.
Tra le grandi città del Paese, meglio di Roma c’è soltanto
Napoli, con 0,041.
La Capitale, invece, va meno bene per quanto riguarda gli incidenti stradali
complessivi: in questa classifica si piazza al 91° posto con 5,73
incidenti ogni mille abitanti (21.821 in totale). Un risultato comunque
molto inferiore a quello di Rimini, ultima in questa graduatoria con 10,08
sinistri ogni mille residenti.
Roma è anche la seconda città in Italia come numero di automobili
per abitanti: 678,31 vetture ogni mille residenti. Sopra la Capitale,
per questo aspetto, c’è soltanto la provincia di Aosta, dove
il numero delle automobili (125.846) supera addirittura quello dei residenti
(122.868), con un rapporto di 1024,15 vetture ogni mille abitanti. Per
quanto riguarda i furti, invece, la provincia più a rischio rimane
quella di Napoli, dove vengono rubate 16,436 auto ogni mille immatricolate;
valori elevati si registrano anche in altre città del Sud, come
Catania e Bari. Roma, quarta, precede Milano, quinta.
«I buoni risultati che collocano Roma tra le città più
virtuose dal punto di vista della sicurezza stradale sono anche il frutto
del lavoro dell’amministrazione, che in questo settore ha investito
e continuerà a farlo - commenta l’assessore capitolino alla
mobilità Mauro Calamante - La sicurezza si garantisce con strutture
viarie adeguate, regole certe e buona manutenzione, ed è visibile
il grande sforzo che stiamo facendo in questi ultimi mesi».
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