Valentina
Vezzali (a sinistra) durante l’incontro vittorioso nei quarti
di finale con la sudcoreana Hyun Hee Nam (Ap)
|
LIPSIA
(GERMANIA) - Un risultato straordinario. Valentina Vezzali ha vinto
per la quarta volta il titolo mondiale di scherma nella specialità
del fioretto a Lipsia. Sconfitta in finale per 11 a 10 la tedesca Anja
Muller. Il risultato è eccezionale perchè Valentina ha partorito
il 9 giugno scorso.
LA FINALE - La jesina, che fa parte del gruppo sportivo delle Fiamme
oro, ha come detto battuto nella finale disputata all’Arena della città
tedesca la padrona di casa Anja Muller. Palpitante la gara. Come in semifinale
la Vezzali parte male e in poco tempo si trova sotto per 6-2. La sua consueta
grinta le permette però di rifarsi sotto e di riagguantare l’avversaria
sul 10 pari a 37 secondi dal termine. Si va così al minuto supplementare
con la tedesca che si vedeva assegnare un vantaggio e quindi la possibilità
di vincere la gara mantenendo il pareggio per tutto il tempo supplementare.
La Vezzali così era costratta a piazzare la stoccata del successo:
cosa che avveniva puntualmente a pochi secondi dal termine.
LA GIOA DOPO LA VITTORIA - Valentina Vezzali dopo la vittoria è
un caleidoscopio di emozioni: l’ennesimo successo della sua carriera arriva
a poco più di un anno da quello dei Giochi ateniesi, in mezzo però
c’è stata la gravidanza e la nascita, il 9 giugno scorso di Pietro.
In pedana dopo solo quattro mesi Valentina ha compiuto un’impresa e tra
le lacrime di gioia se ne rende conto. «È la mia prima vittoria
da mamma e forse è anche meglio di un’Olimpiade» dice la
campionessa di Jesi, mentre la scherma azzurra fa cerchio intorno alla
sua numero uno per una festa esplosa al termine di una finale all’inseguimento
della tedesca Anja Muller. Staccata anche di quattro lunghezze dall’avversaria,
la Vezzali ha fatto prevalere più che il suo fisico - che pure
in quattro mesi ha recuperato da record dalla gravidanza - la testa. «La
scherma è uno sport di testa - ammette l’azzurra - e devi saper
gestire il vantaggio, ma anche lo svantaggio. È stato stimolante
avere il pubblico contro, ha contribuito a caricarmi. Comunque è
la medaglia più inattesa, perchè l’ho vinta dopo una lunghissima
sosta, senza essermi potuta allenare con Giulio Tomassini e per di più
con i tempi dell’apparecchio cambiati». La campionessa, che si conferma
la leader del fioretto mondiale, dice che «il mio primo obiettivo
non era la vittoria. Era fare quello che mi da gioia, perchè la
scherma mi regala tantissime emozioni e porta il mio sguardo su orizzonti
lontani. Comunque oggi Pietro compie quattro mesi e ho pensato di fargli
un bellissimo regalo. Sono molto credente e penso che Dio mi abbia saputo
dare i tempi giusti per tutto».
L’IMPRESA - A quattro mesi dalla nascita del figlio Pietro la schermitrice
di Jesi ha raggiunto un risultato non solo unico nella scherma, ma che
pochissime atlete in tutte le altre specialità sportive hanno raggiunto.
IL PALMARES - Del resto se un atleta poteva riuscire nell’impresa
questa era Valentina: che era già stata, prima del titolo odierno,
per 3 volte campione del mondo oltre che per due volte campionessa olimpica
individuale e per ben 8 volte vincitrice della Coppa del mondo. Un palmares
che la pone ai vertici della scherma femminile e dello sport italiano
di ogni tempo.
PETRUCCI - L’impresa di Valentina ha commosso il Presidente del
Coni, Giovanni Petrucci: «Oggi è uno di quei giorni in cui
tutti gli italiani e soprattutto tutte le italiane dovrebbero sentirsi
orgogliosi dello sport azzurro. La vittoria di Valentina Vezzali rappresenta
secondo me la più grande impresa nella storia dello sport italiano.
Ovviamente non mi riferisco tanto alla conquista della medaglia d’oro
ai Mondiali di fioretto, traguardo già raggiunto altre volte dalla
brava Valentina, quanto alla straordinaria prestazione di una campionessa,
che, dopo essere diventata mamma, appena quattro mesi fa, ha saputo ritrovare
forza, stimoli e determinazione, ritornando in pedana con grinta, tenacia
e carattere tali da imporsi nuovamente al vertice mondiale del fioretto.
Oggi a Lipsia la Vezzali ha dimostrato superiorità e supremazia
schiaccianti grazie alla sua infinita classe e ad una tecnica sopraffina
che nemmeno il parto ha scalfito. Credo che questa nostra »mamma
d’oro« possa essere da esempio e da sprone per tutte le mamme italiane
affinchè traggano dall’impresa di Valentina i migliori auspici
dimostrando che nella vita, come nello sport, nessun traguardo è
impossibile».
Valentina
Vezzali (a sinistra) durante l’incontro vittorioso nei quarti di finale
con la sudcoreana Hyun Hee Nam (Ap)Recuperare la forma fisica dopo una
gravidanza e tornare alle gare in un campionato del mondo sono di fatto
un’impresa da un punto di vista fisico, tecnico, psicologico.
|