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Notizie brevi 23/09/2013

Sarzana: giudice di pace sconta della metà le multe per il semaforo rosso a un assuntore di viagra
“Daltonico per colpa del principo attivo”, ma resta la decurtazione dei punti
L’ASAPS: il rosso è sempre in alto e quindi mandiamo il vincitore a revisione di patente

(ASAPS) FORLÌ, 23 settembre 2013 – Passare col rosso, essere beccati e avere sempre la scusa pronta, fa parte del mestiere: mestiere dei trasgressori, che dimostrano una fantasia al limite della fantascienza, degli avvocati, che frugano tra cavilli, errori e peli nell’uovo del verbale per farne crollare la validità, e dei poliziotti, che assistono increduli alla frustrante (per loro) accettazione di scuse e cavilli. Stavolta, la colpa è del viagra. Proprio così: la famosa pillola blu, quella che restituisce vigore, o l’aumenta, al maschio famelico che perde qualche colpo, avrebbe tra gli effetti indesiderati anche quello di far diventare daltonico l’assuntore/trasgressore che, dopo aver buttato giù la pillola (che tira su) ha pensato bene di mettersi al volante.
Che gli sia andata buca la serata?
Oppure ha anticipato la dose pensando di arrivare già attrezzato all’appuntamento?
Non si sa: forse, se potessimo leggere le motivazioni della sentenza, potremmo farcene un’idea ma, chiariamolo, farci i fatti suoi ci servirebbe solo per capire sulla base di cosa il Giudice di Pace di Sarzana abbia pensato di applicare lo sconto di un migliaio di euro al daltonico trasgressore, che dopo aver ingoiato una pillola di Viagra ha detto di essere finito in uno stato tale da non distinguere più i colori.

 

Così, quando la Polizia Municipale di Sarzana gli ha spedito a casa una decina di multe per aver superato altrettanti semafori rossi – non è chiaro se si tratti di più semafori o di uno solo né in quanto tempo abbia collezionato le tante violazioni – il sexy-paziente e il suo avvocato hanno chiesto al giudice di avere clemenza.
Non poteva fermarsi da una parte: no. Doveva per forza giocare alla roulette rossa?
Pardon, “russa”: il rosso non lo vede.
Siamo andati, per curiosità, a controllare tra gli effetti indesiderati del Sildenafil, questo il nome del farmaco, e abbiamo scoperto che il rischio di daltonismo c’è.

 

Per questo motivo il giudice di pace ha acconsentito a un bello sconto del 50%, dell’importo complessivo delle multe, disponendo però il pagamento della restante metà e la decurtazione dei punti. Il che suona come: ok, ok, non posso crederti del tutto, ti crederò a metà…
Dunque, allo sciupasemafori spezzino non resta che rassegnarsi a non guidare e fare l’amore nella stessa giornata: e gli suggeriamo anche di ricordarsi che quando un semaforo è rosso, la luce accesa è quella in alto, mentre al centro resta il giallo e in basso, solo in basso, c’è il verde. Perché se alla legge non competono a volte certi ragionamenti del tipo “uno più uno fa due”, a noi, pur nella frustrata accettazione di verdetti come questo, resta un pizzico di logica di mestiere e dunque, anche se credessimo alla versione che la legge prende per vera, vorremmo che ora al signore venisse disposta una bella revisione di patente, per capire quanto del codice della strada gli sia rimasto in testa, visto che oltre ai colori esistono forme precise da ricordare, e il semaforo non fa eccezione.
Non possiamo correre il rischio che alla prossima scappatella farmacologicamente indotta (o assistita) qualcuno, trasgressore compreso, resti ucciso a un semaforo per un appetito sessuale. (ASAPS)

 

Lunedì, 23 Settembre 2013
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