(ASAPS) NOVOLI (LECCE) – Migliaia di persone, molti colleghi
ma tanta, tantissima gente comune, si sono date appuntamento
alle 15 di ieri a Novoli, nel leccese, per assistere ai funerali
del sovrintendente capo di polizia Ottavio Godi, 52 anni, caduto
in servizio la notte fra il 19 e il 20 settembre scorso in un
incidente stradale. Il terribile schianto era avvenuto in provincia
di Cosenza, mentre il sottufficiale – socio dell’Asaps
– stava facendo rientro alla Questura di Lecce, dove prestava
servizio. Era a bordo di una Fiat Marea con la quale, insieme
al collega Antonio Perrone, 50 anni, rimasto ferito, aveva effettuato
l’accompagnamento di un extracomunitario clandestino al
centro di prima accoglienza di Lamezia Terme. Per cause ancora
da accertare, la volante si è scontrata con un autotreno
condotto da un giovane di Foggia, Angelo Campanile, rimasto
a sua volta ucciso. L’ultimo saluto al poliziotto, che
godeva di una grande considerazione anche nel mondo esterno
alla Polizia di Stato, è stato celebrato nella chiesa
di Sant’Andrea Apostolo, piena fino a scoppiare, nella
quale erano arrivati anche il capo della polizia, Gianni De
Gennaro, i sottosegretari all’Interno, Alfredo Mantovano,
e alla Difesa, Rosario Giorgio Costa. Proprio loro, a nome dell’amministrazione
della PS e del governo, si sono stretti attorno alla famiglia
composta dalla moglie e dai tre figli di Godi, uno dei quali
già in Polizia con il grado di Agente Scelto. Per dare
un’idea della figura di Ottavio Godi, è sufficiente
riferire che molti extracomunitari stabilmente dimoranti a Novoli
hanno offerto una bellissima composizione floreale in segno
di stima e di affetto per l’ufficiale di polizia giudiziaria
scomparso, che quando è uscito portato a spalle da otto
suoi colleghi, è stata accompagnata da un lunghissimo
applauso in segno di deferente rispetto. (ASAPS).