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Polizia Stradale Ovada
Rocambolesco inseguimento sull'A26 per fermare un camionista ubriaco

(ASAPS Rumeno con targa spagnola. Aveva con se una damigiana di oltre 5 litri di vino dolce quasi vuota, all'etilometro quasi 3 g/l !)

Foto Coraggio - Archivio Asaps

E' stato necessario l'intervento di tre pattuglie della Polizia Stradale per fermare un cittadino rumeno di anni 50 (S.I), alla guida di un bisonte della strada lungo l’autostrada dei trafori, in direzione Milano. Il veicolo industriale, con targa spagnola, stava procedendo a zigzag tra le tre corsie dell'autostrada. Intercettato dalla prima pattuglia di Polizia Stradale della Sottosezione di Ovada, all’incirca al km. 30 dell’A/26, il conducente, incurante del lampeggiante accesso dell'auto della polizia, ha però proseguito la sua corsa. La Stradale è quindi intervenuta con altre due pattuglie che, raggiunto l'autoarticolato, si sono quindi posizionate davanti al mezzo per obbligare il conducente a ridurre la velocità, mentre il terzo equipaggio, rimasto indietro cercava di rallentare gli altri veicoli per evitare incidenti. Per diversi chilometri, però, il camionista ha continuato a viaggiare ondeggiando ancora tra le tre corsie e solo una volta raggiunta la progressiva chilometrica 40 dell’A/26 ha finalmente arrestato il mezzo. Raggiunto il conducente, gli agenti della Stradale hanno subito avvertito un forte odore di alcol e notato poi una damigiana da oltre 5 litri contenente ormai pochi decilitri di un vino dolce e liquoroso, tipico dei paesi iberici, proprio a fianco della postazione dell'autista. Il conducente del mezzo pesante è stato quindi accompagnato negli uffici della Polizia Stradale di Ovada e sottoposto alla prova con etilometro. Positivo al test per valori vicini a 3,00 g/l, contro un limite di legge pari a zero, il conducente è stato sottoposto all'“inibizione alla guida sul territorio italiano” e sarà denunciato all’Autorità Giudiziaria. Oltre al ritiro della patente, il conducente romeno dovrà rispondere anche di tutte le infrazioni commesse durante il rocambolesco inseguimento in autostrada. L'uomo, obbligato a riposare prima di poter lasciare gli uffici della Polizia Stradale, eha rispresp il viaggio solo il giorno successivo dopo essere stato raggiunto da un collega di lavoro. Gli accertamenti hanno evidenziato che solo da pochi mesi S.I. era rientrato in possesso della patente di guida perché all’inizio dell’anno la Polizia Stradale di Imperia aveva contestato la medesima infrazione (guida in stato di ebbrezza) e ritirato il documento abilitante alla conduzione di mezzi pesanti. Oltre alle sanzioni previste dalla normativa italiana (arresto fino a due anni ed ammenda fino a 12,000 euro) il conducente del camion spagnolo rischia il posto di lavoro perché l’aver guidato in stato di ebbrezza è “motivo di licenziamento”.

 
 

 

da radiogold.it

 

Lunedì, 30 Settembre 2013
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