GRANDE RISALTO SULLA STAMPA NAZIONALE E LOCALE E SUI SITI WEB DELLA PRESENTAZIONE, DA PARTE DI ASAPS E QUATTRORUOTE, DEL 1° RAPPORTO SULLA MOBILITA’ ITALIANA 2005 |
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E’ stato presentato il 7 ottobre, a Milano, il “1° Rapporto sulla mobilità automobilistica in Italia 2005”, una dettagliata analisi sul parco veicolare circolante, i furti d’auto e gli incidenti stradali realizzato dall’Asaps in collaborazione col mensile Quattroruote. Nel corso di una conferenza stampa a cui hanno presenziato Mauro Tedeschini, direttore di Quattroruote e Giordano Biserni, presidente nazionale dell’Asaps e direttore de Il Centauro, sono stati presentati i dati più significativi emersi nella ricerca che ha visto incrociare i dati Aci-Istat relativi alla sinistrosità dell’anno 2003, quelli sulle immatricolazioni dei veicoli e sulla popolazione dell’anno 2004 e dello stesso anno anche i dati concernenti i furti d’auto messi a disposizione dal Ministero dell’Interno-Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Fra i presenti anche il dottor Michele La Fortezza, in sostituzione del Direttore Centrale delle specialità della Polizia di Stato, il prefetto Pasquale Piscitelli (che ha comunque fatto giungere una nota di compiacimento per l’iniziativa e del Direttore del Servizio Polizia Stradale Antonio Giannella), il comandante della Polizia Stradale della Lombardia, Maurizio Raja, l’assessore alla viabilità del comune di Milano ed i rappresentanti di Anas, Autostrade per l’Italia, Sicurstrada ed altri importanti enti che si occupano di circolazione e sicurezza stradale. Presenti anche il titolare dell’Egaf, Claudio Bandini, l’editore de “Il Centauro”, Carlo Verdi e un rappresentante della 3M, l’azienda leader nella segnaletica che ha scelto di condividere parte del proprio cammino accanto ad Asaps. Fra i giornalisti non poteva mancare Nestore Morosini del Corriere della Sera, nostro socio onorario da tanti anni. Entrando nel dettaglio, l’analisi dei dati relativi al parco circolante ha fatto emergere alcune realtà sorprendenti, come il fatto che nella valle d’Aosta ci sono più automobili (125.846) che residenti (122.868), con un rapporto di 1024 vetture ogni mille abitanti, il più alto d’Italia. Seguono poi il Lazio, l’Umbria, la Toscana e il Piemonte. Da ultime Puglia, Calabria e Basilicata. Accanto alle regioni, tuttavia, anche un’analisi nelle città prime classificate: Aosta rimane ancora in testa alla classifica seguita da Roma (678 auto ogni mille abitanti) e Biella (664). Agli ultimi posto Genova (dove pare che si prediligano le due ruote), Crotone e Foggia. Il panorama cambia completamente se si considerano le sole due ruote ed ecco che la Liguria e comunque le città di mare conquistano i primi posti in assoluto: Imperia domina la classifica con 198 motocicli ogni mille residenti, seguita da Genova (186), Savona (174) e Livorno (158), La prima città di “terra” è Firenze con 120 motocicli su mille residenti, non tanto distante poi dal mare… La seconda parte dell’analisi ha poi riguardato i furti d’auto con una buona notizia: dal 1991 al 2004, infatti, la tendenza è in netta diminuzione ed ha fatto registrare un decremento del 49 per cento. Nel contempo, il Mezzogiorno e in particolare Campania e Puglia, rimangono le regioni a maggiore rischio rispettivamente con un rapporto di 11,6 e 9,5 auto rubate ogni mille veicoli circolanti. Il quadro generale non cambia di molto nella sostanza se al posto dei furti d’auto si considera quelli dei motocicli: il primato negativo spetta ancora a Napoli (23 moto rubate ogni mille circolanti), seguita da Roma e Catania. Isola felice è invece Isernia, dove nel corso del 2004 non è stato rubato un solo motociclo! Per quanto riguarda il numero degli incidenti stradali, invece, è l’Emilia Romagna ad aggiudicarsi la “maglia nera”, con un rapporto di 5,9 incidenti stradali ogni mille abitanti. Dietro la questa regione Liguria, Toscana, Lombardia e Lazio. Che la situazione sia così allarmante lungo l’asse medio-padano, lo si intuisce anche analizzando i dati provinciali che riguardano le prime venti province più infortunistiche: al primo posto si trova Rimini con 10 incidenti ogni mille abitanti, seguita da Milano (7,3), Firenze (7,2), Trieste (6,87) e Forlì (6,84), mentre al sesto posto si trova Reggio Emilia (6,4), al nono Ravenna (6,1) e al dodicesimo Modena (5,7). Dietro queste città importanti centri quali Roma e Bologna ed altri capoluoghi di regione. Altrettanto allarmante è anche l’analisi sulla gravità degli incidenti stradali, che nuovamente porta ai primi posti l’Emilia Romagna: con 0,16 morti ogni 1.000 abitanti. Seguono poi l’Umbria, Il Friuli e il Veneto. Anche in questo caso, analizzando le città in testa alla classifica, appare sorprendente come il valore più alto appartenga a Terni (0,23 morti ogni 1.000 sinistri), ma subito dopo sono ancora le province emiliano ad occupare gran parte dei primi dieci posti. La ricerca ha trovato ampio spazio sulla stampa nazionale e locale e su numerosi siti web, come si può rilevare dalla rassegna stampa allegata. Lunedì 10 ottobre a Forlì, si svolgerà una seconda conferenza stampa che tratterà la situazione delle province emiliano-romagnole, mentre nelle restanti regioni italiane verranno diffusi altrettanti comunicati stampa sui dati locali.
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