Italia-Bosnia: si rafforza collaborazione polizie stradali
(ANSAmed) - SARAJEVO - "In Bosnia verso strade più sicure grazie alla collaborazione fra la polizia stradale italiana e quella bosniaca". Lo ha dichiarato l'Ambasciatore d'Italia in Bosnia-Erzegovina, Ruggero Corrias, alla chiusura del Seminario sulle tecniche di rilevamento degli incidenti stradali e sulle indagini giudiziarie connesse, tenutosi a Sarajevo dal 24 al 26 settembre e organizzato dal Ministero dell'Interno italiano.
Il Seminario è stato promosso dall'Ufficio di Collegamento Interpol dell'Ambasciata d'Italia a Sarajevo, d'intesa con il Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia e il Servizio Polizia stradale del Ministero dell'Interno italiano e la Polizia della Federazione della Bosnia-Erzegovina, grazie ad un finanziamento su fondi TAIEX.
Tre funzionari della Polizia stradale italiana e un operatore della Polizia inglese hanno curato la formazione, mentre da parte bosniaca hanno usufruito del corso 20 agenti di polizia della Federazione, delle polizie cantonali e della polizia del distretto di Brcko. Un corso analogo si era già tenuto a Banja Luka nel maggio scorso, rivolto principalmente agli agenti della Republika Srpska e del Distretto di Brcko. A Banja Luka come a Sarajevo gli agenti della Polizia stradale italiana sono giunti con un'autovettura di servizio anche allo scopo di mostrare, nella pratica, le modalità operative e l'equipaggiamento utilizzato durante il servizio quotidiano svolto in Italia.
"La cooperazione fra le nostre polizie Stradali è un altro esempio dell'incisiva azione condotta dal Ministero dell'Interno in collaborazione con le forze di polizia e sicurezza bosniache che si aggiunge ai settori della lotta alla corruzione, al crimine organizzato e al traffico di esseri umani", ha sottolineato l'Ambasciatore Corrias, consegnando, insieme all'Ispettore capo Ensad Korman, responsabile della "Polizia in Uniforme" della Federazione, gli attestati di partecipazione al seminario.(ANSAmed).
da ansamed.ansa.it