(Sesto
Potere) - Forlì - 6 ottobre 2005 - Otto scuole, 53 classi, 945
alunni e 45 tra: anziani o volontari Asaps, Gev, Vigili urbani, Alpini
in pensione o ausiliari del traffico hanno partecipato questa mattina
alla giornata internazionale “Andiamo a Scuola a Piedi”, con
gli studenti, i genitori, gli insegnanti e tutti coloro che “vivono”
il mondo della scuola invitati a percorrere a piedi il tragitto casa-scuola,
in ben 6 plessi scolastici (Fabbri, Peroni, Mellini, Rivalta, Rodari e
Saffi) e 2 scuole parificate (Merloni e S.Dorotea).
L’Amministrazione comunale di Forlì ha aderito con slancio
all’iniziativa che ha visto protagonisti anche altri enti pubblici:
Provincia di Forlì-Cesena ed Atr, per primi.
L’obiettivo - sostenuto con forza dall’assessore comunale all’Ambiente
Sandra Morelli - puntava alla diffusione di modalità di spostamento
ecosostenibili, alternative all’uso individuale dell’auto ed
era rivolta ai professori, genitori e studenti delle scuole cittadine
che per un giorno sono stati invitati a lasciare l’auto a casa.
Dieci buone ragioni per andare a scuola a piedi? "E’ divertente,
salutare, ecologico, economico, educativo, ragionevole, un modo per insegnare
ed imparare l’educazione stradale, un modo per fare amicizia, riduce lo
stress di mamma e papà, un modo per ricordare che le strade potrebbero
essere più sicure": hanno spiegato gli organizzatori che per
sfruttare appieno questa giornata “ecologicamente corretta”
hanno fornito alle scuole materiale divulgativo sulla necessità
di salvaguardare l’ambiente anche attraverso azioni piccole, ma significative
come il rinunciare alla comodità della macchina dove possibile.
"L’abitudine dei genitori di accompagnare in auto i bimbi a scuola
produce effetti negativi come l’incremento dell’inquinamento, la ridotta
sicurezza al momento dell’ingresso degli studenti che spesso si affollano
verso un unico ingresso e la minor autonomia dei ragazzi a percorrere
un territorio che alla fine non conoscono": ha dichiarato l’assessore
Provinciale Maurizio Castagnoli che poi ha aggiunto: "Lavoriamo affinchè
questa non sia una giornata eccezionale, ma diventi normale andare a piedi
e in bici nel quartiere. Non sarà un’esperienza episodica e in
futuro cercheremo di coinvolgere le altre amministrazioni a partire dal
Comune di Cesena".
Per la cronaca, la prima giornata dedicata alla promozione della mobilità
pedonale dei bambini in età scolare si è tenuta in Gran
Bretagna nel 1994, per decisione dell’ Hertfordshire County Council Travelwise
team.
Il 2 ottobre 2002 tre milioni di ragazzi e genitori di tutto il mondo
hanno aderito all’iniziativa con varie motivazioni: c’è chi ha
camminato per chiedere che una strada divenisse più sicura, chi
per sottolineare i miglioramenti fisici che si possono ottenere con il
movimento oppure c’è chi l’ha fatto per salvaguardare l’ambiente.
A Forlì l’Assessorato all’Educazione e Infanzia, in collaborazione
con l’Assessorato all’Ambiente e le associazioni di categoria - in
primis Confcommercio e Confesercenti - hanno inserito il progetto nell’alveo
delle iniziative dedicate alla difesa dell’ambiente ed alla promozione
nelle giovani generazioni di comportamenti ecologicamente corretti.
"Andiamo a scuola a piedi", giornata simbolica per migliorare
la qualità dell’aria, ma non solo.
Il sindaco di Forlì, Nadia Masini, ha aggiunto: "Il tema della
sicurezza è per noi al centro delle politiche della mobilità,
l’investimento fatto oggi sui bambini (facendo leva sulla loro autonomia)
ci ripagherà in futuro con la presenza in città di adulti
più consapevoli e più sensibili alla difesa dell’ambiente.
Si tratta di un percorso da arricchire sempre più anche in futuro
e non mancherà il nostro apporto, ben sapendo che questa iniziativa
promossa a livello locale si inquadra nell’International walk to school
in tutto il mondo, perchè il problema dell’inquinamento non è
ristretto certamente al nostro comprensorio".
Giordano Biserni, presidente Asaps, ha lodato l’iniziativa che - come
lui stesso ha potuto appurare - è stata accolta con tale entusiasmo
dalle scuole e dalle famiglie che sarà necessario replicarla.(Sesto
Potere).
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