(ASAPS) VENEZIA – Tra i dirigenti del neonato Osservatorio
Regionale per la Sicurezza Stradale, c’è proprio lui,
Antonio Fojadelli, procuratore capo di Treviso: in quella provincia
è divenuto un punto di riferimento nella sicurezza stradale,
ordinando alla Polizia Giudiziaria che accerti guide in stato
di ebbrezza da alcol o da sostanze stupefacenti di procedere al
sequestro preventivo dei veicoli, qualora l’indagato sia
recidivo o abbia provocato, in quelle condizioni psicofisiche,
incidenti stradali. Un uomo coraggioso, che si è messo
di traverso sulla strada del garantismo ed al quale la nostra
associazione ha già rivolto in passato la convinta gratitudine.
L’idea di far nascere l’osservatorio è stata
portata avanti con convinzione dalla giunta regionale, con il
proposito di migliorare le condizioni infrastrutturali delle arterie
venete e di monitorare i punti neri della viabilità, quelli
cioè dove si concentrano il maggior numero di morti. L’azione
sarà quella tradizionale, con iniziative a carattere educativo
e sociale, che avranno lo scopo di ottenere la maggior condivisione
possibile da parte degli utenti. Presidente dell’osservatorio
è stato nominato Renato Chisso, assessore regionale alle
politiche della mobilità, mentre la gestione sarà
affidata ad un comitato permanente ristretto, diretto appunto
da Fojadelli. In Veneto, come in gran parte d’Europa, gli
incidenti stradali sono la prima causa di morte per i giovani
tra i 18 ed i 29 anni. Per questo, un centro di monitoraggio sarà
subito attivato, ed avrà lo scopo di analizzare tutti i
dati relativi al fenomeno infortunistico, e coordinerà
le attività di contrasto sia in chiave locale che regionale,
secondo le linee guida del Piano Nazionale di Sicurezza Stradale.
(ASAPS).