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Notizie brevi , Articoli 25/10/2013

Provvedimento n. 427 del 3 ottobre 2013
Il Garante della Privacy  esprime parere favorevole allo schema di regolamento di modifica del DPR 378/1982  predisposto del  Ministero dell’Interno per l'accesso diretto alle informazioni CED interforze del Dipartimento da parte delle Polizie Locali
Ora manca solo una norma che permetta agli operatori di Polizia Locale di accedere anche alla banca-dati dei precedenti penali e/o di polizia

Foto di repertorio dalla rete

Il parere del Garante della Privacy dello scorso 3 ottobre, chiesto dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza, permette di modificare, dopo esattamente 5 anni e 5 mesi dall'approvazione del Pacchetto Sicurezza 2008, la  questione relativa all’accesso alle informazioni contenute nel CED Interforze del Dipartimento della Pubblica Sicurezza da parte delle Polizie Locali.
 
Il Ministero dell’Interno ha chiesto un parere al Garante della Privacy a seguito delle modifiche introdotte dall’art. 8 del D.L. n° 92/2008 che prevede che il personale della Polizia Municipale in possesso della qualifica di Agente di Pubblica Sicurezza possa accedere, se addetto ai servizi di polizia stradale, oltre che allo schedario dei veicoli rubati, anche allo schedario dei documenti di identità rubati e smarriti inseriti nel CED nonché alle informazioni concernenti i permessi di soggiorno rilasciati e rinnovati. Altra possibilità concessa dal decreto legge 92/2008 è quella di inserire nel CED i dati delle denunce relative sempre ai veicoli e ai documenti rubati e smarriti acquisiti in modo autonomo.
 
La novità nasce dall'avvio di "SiCom - Sicurezza in comune", un progetto teso a sperimentare nuove tecnologie e sistemi in materia di sicurezza urbana per i Comuni. L'iniziativa fa parte del Programma "Elisa" (Enti locali innovazioni di sistema), che vede capofila il Comune di Prato, ma coinvolge altri 12 comuni delle regioni del centro nord, per oltre 2 milioni di abitanti. L'obiettivo principale di SiCom è fornire ai Comandi di Polizia Locale strumenti e sistemi per operare mediante stazioni fisse, soddisfacendo le necessità legate alla gestione della sicurezza attraverso l'accesso in tempo reale alle banche dati disponibili.
Oggi infatti gli accessi alle banche-dati dei veicoli e dei documenti avvengono spesso tramite i portali pubblici del Ministero dell'Interno, che sono aggiornati ai due/tre giorni antecedenti, con ovvi ritardi anche nelle semplici interrogazioni, magari di veicoli già inseriti nello SDI come rubati ma non visibili agli agenti della Polizia Locale. Tramite la rete Ancitel l'aggiornamento è di qualche ora. Dal 1.gennaio 2014 sarà in tempo reale per i primi 12 Comandi che hanno deciso di seguire Prato.
 
Sotto la spinta del progetto SICOM – Sicurezza in comune, il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha predisposto uno schema di regolamento che va a modificare il DPR 378/1982, concernente le procedure di raccolta, accesso, comunicazione, correzione ed integrazione dei dati e delle informazioni registrate nel CED.
 
Nel provvedimento n° 427 del 3 ottobre 2013 il Garante esprime parere favorevole allo schema di regolamento di modifica del DPR 378/1982 pur richiamando il Ministero dell’Interno all’emanazione del Decreto Ministeriale per l’individuazione dei trattamenti non occasionali di dati effettuati in ambito di Polizia (art. 53 del Codice della Privacy).
 
Nell'ambito del Progetto SiCom, sono coinvolti i Comandi di Prato (Capofila del Progetto), Asti, Bari, Parma, Cesena, Siena, Verona, Venezia, Loano, Savona, Finale Ligure, Albenga e Arezzo.
 
Manca solo una norma che permetta agli operatori di polizia locale di accedere anche alla banca-dati dei precedenti penali e/o di polizia, dopo aver investito nella sicurezza informatica e nella formazione professionale e sulle responsabilità del trattamento del dato personale, anche con un accesso limitato o parziale nella prima fase, ma che dia piena dignità ai 60.000 operatori (agenti ed ufficiali di polizia giudiziaria, non lo dimentichiamo mai) presenti sul territorio nazionale.
 
 
Dr. Luigi ALTAMURA
Comandante Corpo Polizia Municipale di Verona
Coordinatore Servizio Protezione Civile Comune di Verona
 
 
> Leggi il provvedimento del Garante della Privacy

 

 


 

Ringraziamo il Comandante Luigi Altamura per questa sua utilissima nota informativa.
Un piccolo passo avanti, ma il percorso non è concluso. Sarà veramente ora di omogeneizzare le prerogative delle forze di polizia in quanto a controllo del territorio. A questo punto se la Polizia Locale ferma un veicolo con un ricercato a bordo per cattura o per altri motivi, non può ancora saperlo se non attraverso il successivo collegamento alle sale operative della Polizia di Stato o Carabinieri. Un percorso contorto e incomprensibile per gli operatori che hanno comunque la qualifica di Agente di Pubblica Sicurezza. (ASAPS)

Venerdì, 25 Ottobre 2013
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