MESTRE
(Venezia) - Per fare un pieno di gasolio al proprio Tir
un autotrasportatore spende 118,70 euro in più rispetto
allo scorso anno. Circa 15 mila aziende dell’autotrasporto
rischiano il fallimento o la chiusura entro il 2005 a causa
del costo del gasolio da autotrazione. Le spese in più
sono state calcolate l’Ufficio studi della Cgia di Mestre,
elaborando il caso di un autoarticolato di peso superiore
alle 11 tonnellate con una capacità del serbatoio
pari a 500 litri e un consumo medio di 3 litri al chilometro.
Se fino al marzo 2004 un camionista spendeva 487 euro per
riempire il serbatoio, ora ne spende 605,70. Per la Cgia,
«è la conseguenza più visibile e sconfortante
dell’aumento del prezzo del gasolio passato da 0,974 euro
al litro dello scorso anno a 1,211 del settembre 2005».
(Foto Ap)MILANO-ROMA: +45 EURO - Se fino al settembre 2004
un Tir spendeva circa 185 euro per percorrere la tratta
autostradale Milano-Roma (570 chilometri), oggi ne deve
sborsare 230: circa 45 euro in più, mentre l’aumento
raggiunge quota 83 euro quando si viaggia sulla tratta Bologna-Reggio
Calabria. I Tir che viaggiano da Firenze a Napoli spenderanno
37 euro in più rispetto al settembre 2004. Gli autotrasportatori
che vanno da Torino a Venezia spendono 31 euro in più
rispetto allo scorso anno.
RIDUZIONI - Dalla Cgia, comunque, ricordano che gli autotrasportatori
hanno la possibilità attraverso la carbon tax e la
riduzione delle accise di recuperare una minima parte di
costi. «Oltre i due terzi delle merci italiane viaggiano
su gomma, quindi ciò si tradurrà in rincari
dei prodotti che andremo ad acquistare nei mercati e nei
negozi sotto casa», sottolinea Giuseppe Bortolussi,
segretario della Cgia mestrina. L’intervento del governo
per ridurre le accise si rende sempre più necessario
per calmierare questa situazione».
RISCHIO CHIUSURA - Circa 15 mila aziende dell’autotrasporto
rischiano il fallimento o la chiusura entro il 2005 a causa
del costo del gasolio da autotrazione. Lo denuncia la Fita-Cna,
l’associazione nazionale artigiani e piccole e medie
imprese del trasporto merci, che per sabato prossimo ha
organizzato una manifestazione di protesta con 300 tir lumaca
che rallenteranno il traffico per quattro ore a partire
della 9,30 sull’autostrada A1 nel tratto Bologna-Firenze.
In assenza di interventi adeguati da parte del governo sul
fronte del caro petrolio, l’associazione minaccia
il fermo nazionale dell’autotrasporto per la fine
di ottobre. Le associazioni siciliane, comunque, hanno già
proclamato il fermo per il 10 ottobre.
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