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Notizie brevi 07/11/2013

Polizia Stradale San Severo (Fg)
Scoperto un nuovo congegno di alterazione del cronotachigrafo

La pattuglia composta dagli Assistenti Fortunato Torres (a dx) e Ciro Vincenzo Lallo

(ASAPS) Foggia – Le forze dell’ordine sequestrano e gli autisti continuano a installare congegni volti  a falsare le registrazioni dei tempi di guida e di riposo.
E’ un continuo rincorrersi tra il “bene e il male” e sembra una storia senza fine.
E’ infatti di poche settimana fa l’ulteriore sequestro di un congegno elettronico di alterazione del cronotachigrafo, da parte di una pattuglia del Distaccamento di San Severo (Fg), composta dall’Assistente Capo Fortunato Torres e dall’Ass.te Ciro Vincenzo Lallo, che nel corso del normale servizio di controllo dei trasporti pesanti, si è imbattuto in un autoarticolato condotto da un conducente della provincia  di Taranto, C.V., il quale, alla richiesta di rito esibisce i documenti di controllo del veicolo, della merce trasportata e del cronotachigrafo.
Tutto sembra regolare quando la pattuglia riscontra che vi era una netta discordanza fra quanto emergeva dalla stampa dell’attività di guida e da quella relativa all’attività di carico della merce trasportata.
Infatti, dalla prima verifica risultava che il veicolo era stato in pausa dalle ore 21,30 della sera precedente alle ore 8,30 del mattino seguente, mentre dal documento di trasporto in possesso del conducente emergeva che le operazioni di carico, in provincia di Mantova, erano terminate alle ore 18,30 del giorno precedente.
L’incrocio dei dati tra la conclusione delle operazioni di carico nella provincia dei Gonzaga  e dei poco più dei 100 chilometri percorsi in un’ora e mezza – dalle ore 8,30 alle ore 9.50 del giorno del controllo -, evidenziavano con assoluta certezza che non risultava possibile che il controllato potesse trovarsi in mattinata nel territorio foggiano essendo stato fermo per 9 ore e mezza a decorrere dalla sera del giorno precedente.
Tale risultanza insospettiva i due operatori della Stradale che ponevano l’autista di fronte a tali grossolane e macroscopiche differenze, invitandolo a seguirli presso un’officina autorizzata del centro città dove era possibile accertate che effettivamente il cronotachigrafo risultava alterato dalla presenza di una scheda elettronica che, mediante l’apposizione di una calamita su un sensore posto sul cruscotto, inviava un impulso elettronico alla scheda di comando originale del cronotachigrafo digitale, il quale alterava i risultati dando in pausa il mezzo mentre di fatto poteva circolare liberamente.

Tali riscontri conducevano al sequestro del congegno e all’irrogazione al conducente di una sanzione amministrativa di oltre 1.600 euro oltre alla sospensione della patente di guida da 15 giorno a 3 mesi.
Va evidenziato l’acume degli operatori di polizia che attraverso l’analisi della documentazione esibita hanno saputo trarre conclusioni oggettivamente comprovanti la presenza di un dispositivo di alterazione dei dati, presenza poi confermata dagli operatori dell’officina autorizzata ai controlli dell’apparecchio  dove il veicolo industriale è stato controllato. (ASAPS)
 


 

Continua e con successo il contrasto ai “cronotaroccatori”. Ecco un altro originale metodo per falsificare i risultati delle ore di guida. (ASAPS)

Giovedì, 07 Novembre 2013
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