ROMA
- Il ministro dell’Interno Pisanu è per la
linea dura: è vero, dice, la confisca del motorino
è una norma severa, ma sta funzionando, non tocchiamola.
Difende, il ministro, la legge del 23 agosto, quella che
sta mandando nel panico i ”centauri” italiani.
Chi viene sorpreso senza casco, in due o tre sul sellino,
ubriaco o ”sballato”, con pacchi grandi così
tra le gambe deve dire addio al motorino. Confiscato, messo
all’asta, perso per sempre. E se il ministro dei Trasporti
Lunardi non si sbilancia nella difesa della legge ”168”,
«il Parlamento può modificarla», dice
per tranquillizzare i motociclisti infuriati, Pisanu si
schiera col partito del rigore. «Penso che anche i
napoletani siano in larga parte soddisfatti dell’applicazione
della norma, quidi la manteniamo», sostiene il ministro
intervenuto a Napoli all’assemblea pubblica dell’Unione
degli industriali. E’ con lui il sindaco della città,
Rosa Russo Jervolino che dice di non condividere la linea
”morbida” del ministro dei Trasporti, «non
sono d’accordo con Lunardi». Senza dubbio, ammette
il sindaco di Napoli, «la confisca è una misura
pesante», ma c’è la criminalità
da combattere e anche la vita dei giovani da difendere e
dunque ben venga «anche una misura drastica»,
come quella della confisca.
Per il sindaco di Roma «è giusto trovare una
soluzione diversa», non così estrema e perdipiù
difficile da applicare quale la confisca, «credo che
ci possano essere altre sanzioni», spera Veltroni.
«Una buona via di mezzo tra permissività ed
eccessiva rigidità», in questo confida il sottosegretario
all’Interno, Antonio D’Alì. La parola
passa al Parlamento. Domani il governo presenterà
un decreto-legge sulla sanatoria per la patente a punti.
«In sede di conversione di questo decreto, in Parlamento
- ha spiegato Lunardi in una lettera al presidente della
Federazione motociclistica italiana - sarà possibile
introdurre norme che razionalizzino il sistema delle sanzioni».
In altre parole, si potrà fare marcia indietro sulla
confisca. Bisognerà vedere adesso quale atteggiamento
avranno le Camere nei confronti di un provvedimento che
è stato votato anche da una parte dell’opposizione.
M.Lo.
Da "Il Mattino" del 15 settembre
2005
La legge che prevede la confisca dei ciclomotori sta garantendo
ottimi risultati
Non c’è motivo per cambiarla
d.d.p.
La legge che prevede la confisca dei ciclomotori sta garantendo
ottimi risultati, dunque non c’è motivo per
cambiarla. «La manteniamo», chiarisce il ministro
dell’Interno Pisanu, chiudendo la porta alle ipotesi
di un affievolimento delle sanzioni adombrate nei giorni
scorsi. «Si tratta di una norma severa ma che sta
funzionando bene - aggiunge il responsabile del Viminale
rispondendo alle domande dei giornalisti - penso che i napoletani
siano in grande misura soddisfatti della sua applicazione,
quindi la manteniamo. Certo non sono soddisfatti quelli
che girano senza casco, ma basta rispettare le regole e
il problema è risolto». Anche il sindaco Rosa
Russo Iervolino, intervenendo all’assemblea pubblica
dell’Unione industriali, difende la riforma che punisce
con la confisca del ciclomotore quando il casco non è
indossato o si viaggia in due su veicoli non abilitati.
«Sono una garantista - ha spiegato il sindaco - mi
rendo conto che la confisca dei motorini è una misura
pesante ma ha una valenza decisiva non solo sotto il profilo
della prevenzione di scippi e furti ma soprattutto di protezione
della vita». Evidenzia infatti la Iervolino: «Questo
fine settimana sono morti due ragazzi, sulle nostre strade:
uno di quindici anni e uno di diciassette. Quindi penso
che di fronte alla protezione della vita umana qualsiasi
misura, anche drastica, debba essere rispettata».
Nei giorni scorsi alcuni resoconti avevano attribuito al
ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi l’intenzione
di proporre modifiche che rendessero meno severe le sanzioni
previste dalla nuova legge. Oggi, in una lettera pubblicata
sul Mattino, il ministro chiarisce di ritenere «doveroso
e anche necessario un maggior rigore», aggiungendo
di aver solo evidenziato che, in tema di confisca, «le
norme sono perfettibili». Ma questo «sempre
tenendo in massima considerazione la sicurezza stradale».
Cautela sulle misure introdotte di recente viene espressa
anche dal sindaco di Roma, Walter Veltroni: «Penso
che sia giusto - ha affermato - trovare una soluzione diversa
da quella che prevede la confisca degli scooter. Ci possono
essere altre sanzioni dure, ma non la confisca che è
poi di difficile applicabilità come hanno anche sottolineato
i vigili urbani di tutta Italia». Pisanu però
resta di parere opposto: «Le norme che funzionano
bene - ribadisce - si tengono».
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