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Nebbia, è arrivata la stagione

di Girolamo Simonato*

Il Grande Giosuè Carducci, così scriveva in “San Martino”
La nebbia a gl’irti colli
Piovigginando sale,
E sotto il maestrale . .  .


Lunedì prossimo è la ricorrenza del Santo, ma la nebbia è già arrivata.
La nebbia è la condensazione dell’umidità atmosferica in piccolissime gocce d’acqua. E’ più facile trovarla in zone basse ed in prossimità di corsi d’acqua, boschi ecc., ed in calma di vento. Nello strato d’aria di circa 20 cm immediatamente sopra il suolo la nebbia è molto più rada o scompare; in questo strato si insinua il raggio luminoso dei proiettori fendinebbia, che per questo motivo devono essere montati in basso ed avere un’emissione molto contenuta verso l’alto.
La nebbia ha la pessima caratteristica di assorbire e disperdere la luce (l’accensione dei proiettori di profondità crea solo un pericoloso “muro luminoso”), di diminuire il contrasto e la differenza dei colori e quindi la visibilità degli oggetti. Per questo, è meglio non illudersi troppo sull’efficacia dei fendinebbia anteriori: sono ottimi per migliorare la visibilità delle strisce di margine o di corsia, ma potrebbero essere insufficienti per la percezione di ostacoli.
Con la nebbia diventa anche più difficile la valutazione della differenza di velocità con il veicolo che È il peggior pericolo che si possa incontrare sulla strada.

 

E’ praticamente imprevedibile localmente, le previsioni meteo possono dire cose tipo “nebbia nelle valli interne” o giù di lì, ma non sai mai se, dove, e quando te la trovi, soprattutto non si riesce a prevederne la densità: guidi nella nebbia con una cinquantina di metri di visibilità e improvvisamente il muro diventa impenetrabile, sei-sette metri o anche meno, e il rischio di incidente diventa altissimo perché di imbecilli che dicono “ma io ci sono abituato, dalle mie parti è anche peggio” e viaggiano volando bassi ce ne sono purtroppo migliaia.

 

Ogni anno sono centinaia le vittime di imprudenze durante la guida con nebbia, spesso in colossali tamponamenti a catena ma anche in uscite di strada, impatti con alberi, pali, spallette di ponti o in scontri frontali. Valutate obiettivamente le vostre necessità di mobilità con l’automobile; se potete, rinunciatevi e preferite il treno.

 

Con la nebbia, la vostra incolumità è condizionata non solo dal vostro comportamento, ma soprattutto dal comportamento (e dagli errori) degli altri. La tecnologia propone dispositivi, alcuni ancora sperimentali, che si dichiarano in grado di assistervi o di informarvi nella guida nella nebbia; se ve ne siete dotati, apprezzandone l’utilità, non affidatevi tuttavia solo ed interamente ad essi. Rimane il rischio di essere coinvolti in incidenti di chi non ne è provvisto, o di malfunzionamenti o mancate risposte del dispositivo per situazioni anomale.

 

Il consiglio fondamentale è: diminuire la velocità e rendersi visibili.

 

La velocità dovrà essere mantenuta nei limiti imposti dalla visibilità di oggetti non emettitori di luce. Occorre infatti mettersi nella condizione di poter percepire in tempo la presenza di un ostacolo e di poter poi arrestare il veicolo. Su alcune autostrade situate in zone particolarmente soggette alla formazione di nebbia sono posti dei cartelli indicatori che segnalano la velocità da non superare in base alla percezione di visibilità da parte del guidatore di alcuni indicatori appositamente dipinti sull’asfalto.
 
Accorgimenti utili
Due le azioni fondamentali da intraprendere in caso di nebbia: fare in modo di rendersi visibili e viaggiare a bassa velocità affinché riusciamo a fermarci nel (piccolo) spazio di visibilità. In caso di nebbia è vivamente sconsigliato qualsiasi sorpasso in corsie senza spartitraffico.

 

Quindi anche se si sta viaggiando nelle ore diurne, accendere i fendinebbia e i fari anabbaglianti e il faro rosso posteriore. Mai accendere gli abbaglianti: la luce vi si rifletterà indietro riducendo la già scarsa visibilità! E se la nebbia si infittisce accendete anche le quattro frecce, il lampeggio arancione aiuta ad essere visti.
Se ci trova in una strada senza traffico in condizione di nebbia fitta è necessario mantenere il più alta possibile l’attenzione, tenendo sotto controllo una distanza di almeno 5 metri. Mai adagiarsi semplicemente sulla luce emessa dalla vettura avanti alla propria: la nebbia, infatti, falsa la distanza e la percezione della velocità degli oggetti che si hanno attorno. E’ sempre bene evitare soste se non strettamente necessario, e nel caso si rendessero tali, sarà bene effettuarle solo al di fuori della carreggiata, mai accostare al ciglio della strada e fermarsi: significa andare in cerca di guai.

La velocità infine deve essere PARTICOLARMENTE bassa. Trovarsi un ostacolo davanti e rendersi conto che si andava troppo veloci non è per nulla divertente! Adottiamo una velocità che ci permetta di fermarci nel campo di visibilità:
30km/h con visibilità di 10 metri,
50km/h con 25 metri
70Km/h con 50 metri di visibilità.
Anche in autostrada, non date per scontato che : “tanto la strada è a senso unico”, “ho già fatto questo tratto, lo conosco” può costare caro a noi ed agli altri: ricordatevi di una cosa “fondamentale”: non siamo gatti, di vite ne abbiamo una sola!
 

 

da motorioggi.it

 

 



 

Venerdì, 08 Novembre 2013
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