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Notizie brevi 13/11/2013

Primo incidente documentato nella storia?
TUTANKHAMON INVESTITO DA UN CARRO: ECCO L’ULTIMA NOVITÀ DAGLI STUDI SULLA MUMMIA DEL GIOVANE FARAONE, MORTO QUASI 3.500 ANNI FA

Il volto di Tutankhamon ricostruito nel 2005 da un team di ricercatori egiziani, statunitensi e francesi

(ASAPS) IL CAIRO, 13 novembre 2013 – Tutankhamon investito da un carro? Sembra essere questa l’ultima rivelazione scientifica sulla storia del giovane faraone, vissuto e morto mille e trecento anni prima di Cristo, succeduto al trono a soli 9 anni dopo il padre, l’eretico Akenhaton, che aveva tentato di sostituire il politeismo con il monoteismo, morto 10 anni dopo l’incoronazione.
Come e dove sia finita la vita di uno dei personaggi più misteriosi e controversi della storia umana è probabilmente impossibile da sapere, anche se ogni giorno il progresso scientifico consente di rimettere al suo posto un altro pezzetto del mosaico.
L’ultimo porta la firma di Chris Naunton, egittologo di razza e direttore dell’EES, l’Egypt Exploration Society, che ha realizzato un avvincente documentario andato in onda nei giorni scorsi sul britannico Channel Four, nel quale s’illustra una possibile ipotesi sulla morte del sovrano: investito da un carro, forse in battaglia.

 

Un carro egizio in assetto da combattimento riprodotto in un’incisione del XIX secolo (fonte Wikipedia)

Dunque, un incidente. Non certo stradale, se fosse vera l’ipotesi che si trovasse in combattimento, ma la dinamica è quella.
Lo rivela una tac eseguita sui resti di Tutankhamon, che ha evidenziato lesioni compatibili all’impatto contro la ruota di un carro mentre si trovava in ginocchio: un’autopsia postuma, dunque, l’ennesima a dire la verità, sulla mummia del faraone ci racconta cosa potrebbe essere successo.
Ma allora, il complotto? La malattia? La mummificazione frettolosa in pieno stile “guerra fredda”?
L’ipotesi che la morte fosse dovuta a un incidente era già divenuta consistente nel 2005, quando una prima TAC aveva evidenziato una profonda frattura sulla coscia sinistra, provocata dall’uscita del femore fratturato, ma la serie di altre lesioni, come i frammenti di ossa all’interno del cranio e la mancanza di alcune costole erano state attribuite alle operazioni di imbalsamazione.

 

Altre osservazioni hanno poi rivelato che il faraone sarebbe morto di setticemia, una grave infezione dovuta alle ferite, sopraggiunta alcuni giorni dopo l’incidente.
Ma, battaglia o no, resta il fatto che la causa della morte di Tutankhamon è violenta: caduto dal cocchio del suo carro e finito sotto le sue stesse ruote o investito in combattimento.
Questo sposta le lancette del primo incidente noto della storia e, al tempo stesso, conferma quanto sia democratica la legge fisica, che non risparmia nessuno.

 

Secondo i nostri dati, il primo incidente noto era quello occorso all’ingegnere francese Joseph Nicolas Cugnot nel più vicino 1769: monsieur Cugnot, inventore della prima automobile a vapore, realizzò un carro di 63mila cc in grado di muoversi e sterzare ma non di frenare e così il primo esperimento si concluse con lo schianto della sua invenzione contro il muro di casa. Nessun ferito, ma che paura, parbleu!
La prima vittima nota di un incidente stradale, lo abbiamo già riportato su il Centauro, è invece una signora inglese di 45 anni, Bridget Driscoll, investita in Crystal Place a Londra da un’autovettura che viaggiava a 12 chilometri orari.
Tra nomi e noti e perfetti sconosciuti, il tentativo di spostarsi più velocemente, di accelerare il moto, di aumentare velocità per scopi bellici o per il solo fine sportivo, si è concluso spesso tragicamente. (ASAPS)
 

Mercoledì, 13 Novembre 2013
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