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Notizie brevi 14/11/2013

Strage sulla Palermo-Sciacca

il padre positivo ad alcol e droga

(ASAPS - Un omicidio stradale in famiglia!)

I risultati dei test tossicologici hanno rivelato che Giovanni Titone, l'uomo al volante che avrebbe provocato la morte di cinque persone, tra cui sua moglie e il suo figlio più piccolo, era sotto l'effetto di alcol e stupefacenti. Ora è in coma in ospedale, sarà indagato con l'accusa di omicidio plurimo colposo
Giovanni Titone e Maria Luisa Mergola

 

 

 

Giovanni Titone era sotto l'effetto di alcol e droga quando ieri, alla guida della sua Ford Focus, si è scontrato con un'altra auto sulla Palermo-Sciacca, all'altezza del bivio per Giacalone, sterminando la sua famiglia e uccidendo due anziani. La conferma arriva dai primi esami medici eseguiti ieri nell'ospedale di Villa Sofia subito dopo il ricovero del conducente della Ford Focus, attualmente in coma. Il colpo di scena nelle indagini dei carabinieri di Monreale, coordinate dalla Procura, cambia totalmente lo scenario della disgrazia sulla statale. In un primo momento sott'accusa oltre a una manovra azzardata di Titone era finita anche la pericolosità della Palermo-Sciacca che già, dall'inizio dell'anno ha mietuto 12 vittime.

 

 

> FOTO - Impatto frontale sulla Palermo-Sciacca: 5 morti



Nello scontro di ieri sono morti il bambino più piccolo di Titone, Alberto, 2 anni, la moglie Maria Luisa Mergola, 25, la madre di Titone, Rosa Pilo di 51 anni, e i due coniugi di Roccamena che si trovavano sull'altra vettura, una Fiat Punto: Maria Ciaccio, 71 anni, e Rosario Lo Re, 73. Il figlio di quattro anni, Vito, è sopravvissuto alla strage ed è sotto choc.

E' sulla pericolosità della guida del conducente, ancora in coma e non in grado di essere ascoltato, che adesso si spostano le indagini. Il fascicolo aperto dal

sostituto procuratore Annamaria Picozzi riportava l'ipotesi di reato di omicidio colposo ma fino a questa mattina era contro ignoti.
Presto su quel fascicolo sarà scritto il nome di Titone.

Intanto l'uomo, pregiudicato per spaccio di stupefacenti e altri reati, è solo in una sala del Trauma center di Villa Sofia, reparto guidato dal primario Antonio Iacono. Nessuno dei parenti, da ieri, è arrivato dietro quella porta per chiedere sue notizie.

 

di Romina Marceca
da palermo.repubblica.it

 


 

OMICIDIO STRADALE IN FAMIGLIA!!
Ricordate quando ieri nell'elenco delle cause dell'incidente l'ASAPS, oltre alla strada bagnata e la velocità aveva chiesto di fare chiarezza anche sulle condizioni psichiche dei conducenti? Lo ricordate vero? Ecco qua!! Giuro noi non avevamo informazioni riservate. Ma una certa esperienza si! Si tratta probabilmente di un Omicidio stradale in famiglia (Giordano  Biserni ASAPS)

Giovedì, 14 Novembre 2013
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