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Notizie brevi 04/10/2005

Roma - ESERCITAZIONI ANTITERRORISMO A ROMA. UN EVENTO DA "ESORCIZZARE" CON SIMULAZIONI, MA ANCHE CON LA NECESSARIA PREPARAZIONE

ESERCITAZIONI ANTITERRORISMO A ROMA. UN EVENTO DA "ESORCIZZARE" CON SIMULAZIONI, MA ANCHE CON LA NECESSARIA PREPARAZIONE
 
 

 

Un evento che tentiamo quasi di esorcizzare con le esercitazioni, parliamo dei possibili e minacciati attentati terroristici che questa volta hanno visto come teatro di "prova" Roma.
Fumogeni nella metropolitana, pacchi bomba (per fortuna finti) su un autobus, kamikaze all’anfiteatro Flavio,soccorsi a dei feriti, tutte le possibili variabili di una serie di attentati di tipo londinese.
Il Prefetto Achille Serra, a conclusione dell’esercitazione, si è detto "molto soddisfatto" di come sono andate le cose: "Ognuno ha lavorato con ordine come se fosse una grande squadra".

 

Primo scenario la zona dal Colosseo. L’ha voluta il ministero degli Interni questa esercitazione antiterrorismo. Dopo Milano, Roma; seguiranno Napoli e Torino. Puntuale, alle 9 e 30, un manichino-kamikaze vestito con una tuta kaki e un passamontagna nero, è stato fatto esplodere sulle strisce pedonali di fronte all’anfiteatro Flavio, a circa trenta metri dalla fermata Colosseo della metropolitana. L’esplosione ha coinvolto, virtualmente, anche tre macchine che passavano da quelle parti. Volontari si sono finti vittime dell’esplosione, altri solo feriti. Il centro si è popolato di una moltitudine di mezzi di soccorso mentre nell’aria sono risuonate le sirene delle ambulanze e dei pompieri.

 

Kamikaze anche sulla  metropolitana. Alle 9.45 su un vagone vuoto della metropolitana fermo alla stazione di piazza Repubblica, è stata simulata l’esplosione di un altro ordigno. I pompieri, protetti da tute speciali, hanno organizzato i soccorsi trasportando all’esterno i finti feriti per mezzo di un particolare scivolo che ha permesso di superare l’ostacolo delle scale mobili.

 

Terzo ordigno su un bus. Una terza esplosione è verificata su un autobus della linea 64 a Largo san Pantaleo, tra piazza Navona e Campo de’ Fiori. Dopo l’esplosione alcuni operatori si sono finti feriti e si sono sdraiati a terra.
Si sono verificati attimi di panico, questa volta reale nel corso dell’esercitazione anti-terrorismo al Colosseo. Durante lo sgombero della stampa dal piazzale, una borsa è rimasta ai piedi dell’anfiteatro Flavio. La polizia, temendo un reale attacco terroristico, stava per chiedere l’intervento degli artificieri quando il proprietario della borsa, un fotografo, è tornato a riprenderla.

 

Le forze in campo. Sono state impiegate nell’esercitazione 49 ambulanze gestite dalla sala operativa del 118. Tutte le forze dell’ordine hanno partecipato all’esercitazione: 500 le persone impegnate. Allestite tre tende per il primo soccorso medico: due unità di crisi tra piazza della Repubblica e via Nazionale, un ospedale da campo della Croce Rossa in via Torino. Un elicottero è atterrato al circo Massimo per trasportare in ospedale un malato grave. Un elicottero della Polizia ha seguito dall’alto tutte le fasi dell’esercitazione. Sulla scena dell’esplosione sul bus fermo in largo San Pantaleo anche un cane antisabotaggio. Per assistere i sopravvissuti all’esplosione sulla metropolitana, messa a disposizione un’équipe di psicologi.
 
Questa volta l’esercitazione è apparsa meno teatrale nei dettagli e nel trucco alle comparse, rispetto a quella milanese, ma altrettanto utile per capire come potrebbero funzionare le cose nel caso che dovesse accadere veramente un attentato.
Che oggi preferiamo però esorcizzare con le esercitazioni.

 

 

 

Foto Vincenzo Coraggio


 

 

 

 

Martedì, 04 Ottobre 2005
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