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Aci-Istat: gli incidenti con veicoli da trasporto scendono al 6,5%

Foto Blaco- archivio Asaps

Un taglio di quasi 3.200 incidenti stradali. Tanto è riuscito a fare, secondo il Rapporto Aci-Istat, il settore del trasporto merci su gomma tra il 2011 e il 2012, passando dai 25.498 sinistri ai 22.673. Un calo che corre comunque parallelo a quello generale e che fa sì che la percentuale degli incidenti che vede coinvolti (che è cosa diversa da «responsabile») veicoli merci scende leggermente, passando da un 6,6% del2011 aun 6,5% del 2012, così come retrocede, sempre di pochissimo, il numero delle vittime, che passa da157 a 156.

La fetta principale dei 22.673 incidenti viene assorbita dagli autocarri (18.402), seguiti a notevole distanza da autoarticolati (1.666), trattori stradali (1.126), veicoli speciali (1.088) e autotreni (391).

Ma dove avvengono gli incidenti che coinvolgono i veicoli da trasporto? Per quasi la metà, per la precisione in 10.284 casi, su strade urbane che si confermano quindi le più pericolose. La qualcosa fa anche intendere che in realtà i veicoli a cui si fa riferimento in questo caso non sono propriamente mezzi pesanti. Un po’ più di ¼ avviene su strade extraurbane (6.029), mentre l’autostrada è palcoscenico soltanto del 15% degli incidenti (3.471). Attenzione però, perché le strade extraurbane pesano sul numero delle vittime per una percentuale molto più alta rispetto al numero degli incidenti, pari a circa il 42% (66 vittime), mentre le autostrade esprimono un tasso di mortalità un po’ più basso, circa il 14%.

A livello territoriale la regione più sinistrata è la Lombardia, seguita da Emilia Romagna, Lazio, Veneto, Toscana e Piemonte. In pratica le regioni con i più alti indici di traffico generano anche il maggior numero di incidenti. Da segnalare il dato della Campania che genera un numero di incidenti pari a meno di 1/5 di quelli lombardi.

 

da uominietrasporti.it

 

 

 


 

Giovedì, 21 Novembre 2013
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