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Usa, salgono i casi di guida pericolosa sotto effetto della marijuana (legale)

A gennaio lo Stato di Washington l’ha legalizzata: oltre 700 arresti per guida in stato di alta concentrazione di THC

Da gennaio a oggi i controlli della polizia stradale dello Stato di Washington, Usa, hanno raccolto 745 responsi positivi al test che controlla i livelli di THC, il principio attivo della cannabis. Un’impennata nel numero di casi di autisti scoperti con un tasso superiore ai limiti di legge nel sangue e di quelli arrestati perché potenzialmente un pericolo per la sicurezza propria e degli altri. Negli ultimi due anni i casi di positività erano stati mille in 24 mesi, ora si è passati a 745 in 9 mesi e numeri simili, nonostante sia ormai risaputo che la polizia ha potenziato i controlli, arrivano anche dallo stato del Colorado, che ha ugualmente scelto la via della liberalizzazione. In entrambi i casi dunque si tratterebbe di una conseguenza - sostengono polizia e gruppi di pressione - dell’apertura da inizio 2013 del mercato della marijuana per fini ricreativi.

 

IL COMMERCIO PARTIRÀ NEL 2014 - Nello Stato di Seattle infatti, che da 15 anni già usava la cannabis per fini terapeutici, insieme con altri 20 Stati che ne consentono in egual misura l’uso esclusivo per scopi medici, è ora possibile per chi ha superato il 21esimo compleanno possedere fino a 28 grammi di marijuana per uso personale. È il risultato della cosiddetta «Initiative-502» (I-502), passata lo scorso anno e diventata legge nella notte di San Silvestro. Mentre il possesso è legale, l’apertura di attività commerciali che potranno vendere al dettaglio marijuana e prodotti da essa derivati è prevista solo per il prossimo anno, e il governo locale sta ora organizzando le licenze per chi produrrà, distribuirà e venderà agli utenti finali questa pianta in tutte le sue declinazioni, dalle sigarette ai beni commestibili.

 

LIVELLI MASSIMI DI THC - In questo contesto arrivano i numeri appena resi pubblici dalla polizia dello Stato di Washington: mentre il totale delle persone fermate per via dell’uso di stupefacenti, alcol, o medicinali che ne alterano lo stato al volante resta fermo sui 20mila casi l’anno, quel che è aumentato notevolmente da gennaio 2013 è proprio il numero di chi si è messo al volante sotto effetto di marijuana. E questo accade nonostante, appunto, lo smercio legale ancora non sia attivo. La legge dello stato di Washington è altamente restrittiva quanto ai numeri di THC (ovvero il delta-9-tetrahydrocannabinol, responsabile dell’alterazione delle percezioni di chi lo assimila). Mentre per i minori di 21 anni la legge dice che il consumo è assolutamente vietato, per i maggiori invece la quantità massima di THC riscontrata non può superare i 5 nanogrammi per millilitro di sangue.

 

SOTTO EFFETTO DI DROGA - Secondo alcuni gruppi che lavorano contro la diffusione della cannabis per uso ricreativo, i numeri pubblicati dalla polizia non fanno altro che dimostrare ciò che più si temeva: legalizzare l’uso della marijuana ha fatto sì che nella percezione comune sia passato il messaggio che «fumare è bello». Più concretamente, invece, quel che sta accadendo - e che va dunque combattuto - è che sempre più persone prendano la decisione sbagliata prima di mettersi al volante e si convincano, erroneamente, di poter affrontare la strada sotto l’effetto di droga, alcol, medicinali.

 

da corriere.it

 


 

Come dire: esperimento non proprio riuscito. Ma qualcuno pensava che non ci fossero conseguenze dal binomio Canna/guida? (ASAPS)

 

 



Martedì, 26 Novembre 2013
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