Svizzera
Necessaria un'ulteriore riduzione dei rischi nella circolazione stradale
15° forum dell'upi: occorre definire un nuovo obiettivo di sicurezza stradale?
Da quando il Consiglio federale nel 2000 ha formulato il proposito di dimezzare gli incidenti stradali gravi, nella questione sicurezza stradale si sono ottenuti progressi importanti. I successi più significativi sono stati l'introduzione del limite dello 0,5 per mille e dei controlli del tasso alcolemico anche in assenza di sospetti nel 2005. Ma la riduzione effettiva di quasi il 50 percento delle cifre relative alle vittime mortali fino ad oggi è altresì ascrivibile al miglioramento della sicurezza dei veicoli, dovuta soprattutto ai sistemi di assistenza alla guida.
Brigitte Buhmann, direttrice dell'upi, Ufficio prevenzione infortuni, nel suo discorso introduttivo in occasione del forum di quest'anno presso il centro bernese «Paul Klee» ha illustrato i fattori che hanno contribuito a questa storia di successo, menzionando tra l'altro l'importante ruolo svolto dal rapporto di base upi nell'elaborazione del programma di sicurezza stradale «Via sicura». I relativi provvedimenti adottati sono stati progressivamente applicati. Brigitte Buhmann: «L'upi è fiero e particolarmente lieto di poter constatare, proprio nel suo 75° anniversario, che le misure elaborate nell'ambito di un processo partecipativo miglioreranno notevolmente la sicurezza stradale in Svizzera sin dal prossimo futuro.»
Occorre tuttavia puntare anche a medio termine a un'ulteriore riduzione dei rischi nella circolazione stradale, specialmente poiché non tutti gli utenti della strada hanno potuto ancora beneficiare in egual misura della migliore sicurezza stradale. In particolare per quanto riguarda la categoria dei pedoni e dei ciclisti, le cui cifre d'incidente registrano da anni una stagnazione. A questo proposito è necessario elaborare nuovi approcci e nuove possibilità.
Contrariamente all'UE, la Svizzera non dispone al momento di obiettivi politici relativi alla riduzione degli incidenti stradali. Antonio Avenoso, Executive Director dell'EuropeanTransport Safety Council (ETSC) a Bruxelles, nella sua relazione ha sottolineato l'importanza di questo tipo di obiettivi: «Il raffronto tra i paesi con un obiettivo di sicurezza stradale e gli altri è la prova che l'istituzione di obiettivi permette di ottenere effettivi miglioramenti nella sicurezza stradale». Durante la tavola rotonda Stefan Siegrist, direttore supplente dell'upi, ha discusso insieme a diverse personalità della politica, amministrazione e ricerca circa la possibilità di definire un nuovo obiettivo di sicurezza stradale e se esso contribuirebbe a implementare più coerentemente le misure di sicurezza già decise.
Informazioni: Ufficio Media upi, tel. +41 31 390 21 16, www.upi.ch