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GENOVA
- Un bambino di 10 anni, per evitare rimproveri
dai genitori, ha deciso di lasciare Loano, dove si trovava
in vacanza, e fare ritorno a Torino. Si Ë presentato al casello della
A26, con la sua bicicletta. Ad avvistarlo nella serata di domenica,
intorno alle 18.30, sullo svincolo di Savona, un automobilista che
ha notato un ciclista che stava per immettersi nell’A26, in direzione
Torino. Una pattuglia della Polstrada, subito accorsa, ha fermato
il piccolo e lo ha portato al comando. Poi Ë stato riconsegnato ai
genitori.
Il bambino aveva disobbedito alla mamma: se ne era andato in spiaggia senza fare una commissione e aveva paura dei rimproveri. CosÏ aveva deciso di tornare a Torino, dagli amici, in bicicletta. NELLO ZAINETTO PLAYSTATION E CARAMELLE - Ha
inforcato la bici e con un zainetto sulle spalle (all’interno aveva
sistemato la sua inseparabile playstation e un pacchetto di caramelle),
calzoncini corti e maglietta, ha iniziato a pedalare da Loano verso
levante. I genitori lo hanno dapprima cercato in tutta la cittadina
del ponente e poi, particolarmente in ansia, hanno avvertito le forze
dell’ordine. Nel tardo pomeriggio A.R. era riuscito a raggiungere
il casello dell’A10 a Savona-Zinola. Dopo aver superato la porta telepass
del casello, evitando cosÏ di essere fermato dai casellanti, ha percorso
poche decine di metri dell’allacciamento tra A10 e A6, in direzione
Torino. Un automobilista lo ha notato, bloccato e dato l’allarme alla
Stradale che poco dopo Ë intervenuta con una pattuglia, accompagnando
il piccolo presso la caserma di corso Ricci a Savona. ´Volevo andare
a trovare i miei amici a Torino, mamma e papý mi avevano fatto arrabbiareª,
ha raccontato ai poliziotti che dopo averlo tranquillizzato e rifocillato,
gli hanno fatto visitare la caserma ed hanno giocato con lui alla
playstation. ´Poi, una volta individuati i genitori, lo abbiamo caricato
su una nostra pattuglia - spiega il comandante provinciale della Polstrada,
Luca Marchese - e accompagnato a Loano per riconsegnarlo a mamma e
papý. A.R. Ë un bambino molto sveglio, ha raccontato di non aver mai
avuto paura delle macchine che sull’ Aurelia lo hanno affiancato per
chilometri e chilometriª.
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