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Notizie brevi 30/08/2005

Genova - Bambino tenta la fuga in bici sulla A26

Da Corriere della sera.it

Genova
Voleva andare da Loano a Torino per evitare i rimproveri dei genitori

Bambino tenta la fuga in bici sulla A26
Era andato in spiaggia senza permesso. E’ stato bloccato dalla Polstrada al casello di Savona e riconsegnato alla famiglia .

GENOVA - Un bambino di 10 anni, per evitare rimproveri dai genitori, ha deciso di lasciare Loano, dove si trovava in vacanza, e fare ritorno a Torino. Si Ë presentato al casello della A26, con la sua bicicletta. Ad avvistarlo nella serata di domenica, intorno alle 18.30, sullo svincolo di Savona, un automobilista che ha notato un ciclista che stava per immettersi nell’A26, in direzione Torino. Una pattuglia della Polstrada, subito accorsa, ha fermato il piccolo e lo ha portato al comando. Poi Ë stato riconsegnato ai genitori.
Il bambino aveva disobbedito alla mamma: se ne era andato in spiaggia senza fare una commissione e aveva paura dei rimproveri. CosÏ aveva deciso di tornare a Torino, dagli amici, in bicicletta.
NELLO ZAINETTO PLAYSTATION E CARAMELLE - Ha inforcato la bici e con un zainetto sulle spalle (all’interno aveva sistemato la sua inseparabile playstation e un pacchetto di caramelle), calzoncini corti e maglietta, ha iniziato a pedalare da Loano verso levante. I genitori lo hanno dapprima cercato in tutta la cittadina del ponente e poi, particolarmente in ansia, hanno avvertito le forze dell’ordine. Nel tardo pomeriggio A.R. era riuscito a raggiungere il casello dell’A10 a Savona-Zinola. Dopo aver superato la porta telepass del casello, evitando cosÏ di essere fermato dai casellanti, ha percorso poche decine di metri dell’allacciamento tra A10 e A6, in direzione Torino. Un automobilista lo ha notato, bloccato e dato l’allarme alla Stradale che poco dopo Ë intervenuta con una pattuglia, accompagnando il piccolo presso la caserma di corso Ricci a Savona. ´Volevo andare a trovare i miei amici a Torino, mamma e papý mi avevano fatto arrabbiareª, ha raccontato ai poliziotti che dopo averlo tranquillizzato e rifocillato, gli hanno fatto visitare la caserma ed hanno giocato con lui alla playstation. ´Poi, una volta individuati i genitori, lo abbiamo caricato su una nostra pattuglia - spiega il comandante provinciale della Polstrada, Luca Marchese - e accompagnato a Loano per riconsegnarlo a mamma e papý. A.R. Ë un bambino molto sveglio, ha raccontato di non aver mai avuto paura delle macchine che sull’ Aurelia lo hanno affiancato per chilometri e chilometriª.

Martedì, 30 Agosto 2005
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