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Notizie brevi 09/12/2013

Fondazione Ania, un hashtag per combattere gli incidenti stradali

Roma, 06 dicembre 2013 - “Non rischio perché la vita è un percorso meraviglioso e non si può perdere tutto a causa di un incidente stradale”. Con questo appello il Segretario Generale della Fondazione Ania, Umberto Guidoni, lancia #nonrischioperché: da domani 3 fine settimana all’insegna del divertimento responsabile, con un’iniziativa virale che toccherà 10 città italiane attraverso un’opera di sensibilizzazione all’insegna dello storico motto “Chi guida non beve, chi beve non guida”. Nella fascia pomeridiana, nelle vie dello shopping e nelle zone più frequentate per gli aperitivi di Torino, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Catania, Cagliari, Reggio Calabria, lo staff della Fondazione Ania avvicinerà le persone per proporre un questionario sulla sicurezza stradale.

 

A quanti daranno la loro disponibilità, verrà consegnato un etilometro monouso e una cartolina con il logo #nonrischioperché, attraverso la quale tutti saranno invitati a condividere attraverso i social network un pensiero, una frase, una foto o un video rappresentativi della bellezza della vita. “Vogliamo che questo sia l’hashtag delle festività natalizie. Gli ultimi dati sugli incidenti stradali – spiega Guidoni - evidenziano un calo nelle vittime al di sotto dei 30 anni: un segnale evidente che, nel corso degli anni, è stato fatto un buon lavoro a livello di sensibilizzazione e formazione. Questo, però, non significa che dobbiamo mollare la presa ma, al contrario, che la nostra opera non deve conoscere pause. Gli stessi dati, poi, ci informano che l’alcol è causa di incidenti anche nelle fasce di età più elevate. Per questo motivo, quest’anno, abbiamo deciso di realizzare un’iniziativa che coinvolgesse tutti: un modo di comunicare nuovo, giovane, moderno e di tendenza, per affrontare un problema che, purtroppo, non passa mai di moda”.

 

Nell’ultimo anno, sulle strade italiane si sono registrati 3.653 morti, il 22% dei quali aveva meno di 30 anni. Questo significa che, in Italia, muoiono 10 persone ogni giorno a causa degli incidenti stradali e ogni 12 ore un giovane esce di casa senza tornarci più. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, almeno un terzo degli incidenti stradali sono causati da guida in stato di ebrezza o, comunque, in stato psicofisico alterato. “Non rischio perché amo la vita – conclude il Segretario Generale della Fondazione Ania – e un incidente stradale non può e non deve essere il modo per perderla. Per questo chiediamo a tutti di non rischiare quando ci si mette al volante, ricordando che una delle regole più importanti da rispettare è quella del “chi beve non guida, chi guida non beve”. Una regola semplice, ma che può salvare la propria vita e quella degli altri”.

 

da ilvelino.it

 

 


 

Lunedì, 09 Dicembre 2013
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