Mercoledì 17 Luglio 2024
area riservata
ASAPS.it su
Articoli 15/12/2004

da "Il Centauro" n.91 - Suv la parola all’esperto.

Suv la parola all’esperto.


L’Agente di Polizia Municipale di Firenze Carlo Rinaldi

Carlo Rinaldi, 44 anni, agente di Polizia Municipale a Firenze, ha partecipato al Camel Trophy 1991 in Tanzania come pilota ufficiale del team Italia; nel ’92 ha partecipato come pilota dello staff internazionale in Brasile, mentre dal 1992 al 1996 è stato selezionatore degli equipaggi. È istruttore presso la "Four Drive" di Firenze in tecniche di guida in strada e fuoristrada e addestratore per la motoconduzione al corpo.
Carlo Rinaldi, qual è la differenza tra un SUV e un fuoristrada?
"Semplice: un fuoristrada ha un’altezza da terra molto maggiore rispetto ad un SUV, e questo fa la vera differenza sui terreni accidentati.
Le marce ridotte, che i SUV di norma non hanno, servono a marciare ad una velocità inferiore con la massima potenza ed aderenza, senza dover andare veloci per fare dei passaggi tecnici.
In queste condizioni, la velocità è assolutamente controproducente.
Il telaio a longheroni sui fuoristrada, inoltre, garantisce maggiore resistenza, mentre i SUV hanno telai autoportanti, meno resistenti.
Spesso i SUV sono a benzina, mentre la maggior parte dei fuoristrada è spinta da motori a gasolio: questo perché i fuoristrada sono nati per impieghi militari o da lavoro in condizioni difficili: e il gasolio è meno infiammabile, in caso di incidente, lavora meglio, sopporta più sforzi e consente il mantenimento del propulsore a lungo, anche al minimo, senza particolari problemi.
Tra un fuoristrada e un SUV, inoltre, possono cambiare gli angoli d’attacco, d’uscita e di dosso, che nei fuoristrada sono gli angoli caratteristici; nei SUV sono ridotti, perché non devono fare percorsi così estremi.
Cambia anche la profondità di guado, che nel SUV è praticamente quello di una macchina normale".

Quali sono i pregi di un SUV?
"Le macchine che beneficiano della trazione integrale permanente, vedono ridotta l’usura dei pneumatici e beneficiano – nella progressione di marcia – del freno motore su tutti e due gli assi, fattore questo che si ripercuote positivamente soprattutto in condizioni critiche, sul bagnato e sul ghiaccio. Tutte queste macchine di nuovo concetto, fuoristrada e SUV, sono superaccessoriate per la sicurezza: ABS a parte, dispongono quasi tutte del controllo di sbandata e di potenza erogata.
È l’elettronica che ovvia ad una condotta di guida sbagliata.
Senza elettronica un SUV è praticamente inguidabile da parte di un conducente che non abbia seguito un addestramento specifico, indispensabile per il fuoristrada.
Sempre tra i pregi, anche se molti sostengono il contrario, metterei l’altezza da terra, che è maggiore e che quindi garantisce una percezione più approfondita costituita semplicemente da una migliore visibilità, sempre che il guidatore sia attento a ciò che fa".

E sui difetti, cosa ci dice?
"Sicuramente il baricentro alto e quindi un approccio diverso in curva. Poi i consumi elevati per alcuni modelli in alcune motorizzazioni a benzina. Certo, che se venissero prodotti a idrogeno non ci sarebbero problemi".
Ma lei, perché utilizza un fuoristrada?
"Ho una guida molto prudente e credo con fermezza che viaggiare su un fuoristrada sia più sicuro per me e per la mia famiglia.
Sono un agente di polizia municipale e so benissimo cosa sia la sinistrosità: molti degli 8mila morti che ci sono ogni anno sulle strade, sono spesso vittime innocenti di comportamenti altrui".

Ha consigli da dare per chi guida un fuoristrada o un SUV?
"Sono i consigli che può dare una persona che lavora per far rispettare le leggi e che interviene in soccorso degli automobilisti: bisogna guidare con prudenza, sempre, soprattutto in città.
Ma chi guida un fuoristrada deve addestrarsi a farlo.
Deve sapere quando e come mettere una marcia ridotta, deve sapere quando un passaggio è fattibile o quando è meglio cercare un’altra strada.
E deve sapere come si comporta il suo veicolo sull’asfalto, sulla neve e sul bagnato.
Se non si sa cosa si guida, si finisce sempre col farsi male, anche lavorando; perché molti di quelli che guidano un fuoristrada, lo fanno per lavoro."



 



Mercoledì, 15 Dicembre 2004
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK