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Notizie brevi 10/09/2005

da Il Territorio del 9 settembre 2005 - ESCAVATORI, SEQUESTRO DA UN MILIONE DI EURO
Gli agenti del vicequestore Bruno Agnifili hanno rintracciato i macchinari in un cantiere a Priverno.

da “Il Territorio” del 9 settembre 2005

ESCAVATORI, SEQUESTRO DA UN MILIONE DI EURO

Gli agenti del vicequestore Bruno Agnifili hanno rintracciato i macchinari in un cantiere a Priverno.

Stefania Belmonte

Un sequestro da oltre un milione di euro per la Polstrada di Latina. La sezione di Polizia Giudiziaria, proseguendo le indagini che già nella settimana scorsa avevano portato al sequestro di diversi mezzi d’opera di provenienza illecita, ha individuato altri quattro veicoli “contraffatti” in uso presso alcuni cantieri stradali della provincia. Tra i veicoli attualmente posti sotto sequestro, anche un escavatore Fiat Kobelco 355, che singolarmente vale all’incirca 3o0mila euro. In seguito ad attente verifiche tecniche, gli agenti del vice-questore Bruno Agnifili, hanno appurato la natura illegale dei mezzi d’opera, anch’essi rubati presso un cantiere edile. Non è da escludere che, dietro al certosino lavoro “artigianale” di contraffazione, ci siano personalità già note agli inquirenti. Il sospetto si è concretizzato in seguito agli esiti delle perizie, che hanno evidenziato elementi che riconducono ad una serie di mezzi clonati: soltanto uno era stato acquistato regolarmente, mentre a tutti gli altri erano stati attribuiti gli stessi dati identificativi del primo. Parte di questi mezzi, forniti anche di falsa documentazione totalmente identica all’originale, sono stati inviati all’estero o dislocati in vari cantieri italiani. Grazie alla documentazione acquisita, alcuni sono già stati individuati: presto saranno sequestrati alle ditte che li detengono illecitamente e poi restituiti ai legittimi proprietari. In seguito a questa eclatante scoperta, è stato denunciato presso la Procura della Repubblica di Latina il titolare di una ditta di scavi con sede legale a Priverno e allo stesso tempo proprietario di una cava situata a Roccasecca dei Volsci, che sembra essere anche l’appaltatore di importanti progetti d’ampliamento e costruzione di arterie stradali fondamentali per i collegamenti interni della provincia. Ma non si esclude il coinvolgimento di altre tre persone, già segnalate all’Autorità Giudiziaria per valutarne la reale posizione nella vicenda. Si tratterebbe di altri titolari di ditte di scavo, che effettuano lavori per conto dell’impresa appaltatrice.

 


Sabato, 10 Settembre 2005
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