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Guida in stato di ebbrezza – Accertamento – Modalità – Strumenti e procedure di cui all’art. 379 D.P.R. n. 495 del 1992 – Necessità – Esclusione.

(Cass. Pen., Sez. IV, 29 luglio 2004, n. 32961)

Lo stato di ebbrezza del conducente di veicoli può essere accertato e provato con qualsiasi mezzo, e non necessariamente, né unicamente, attraverso la strumentazione e la procedura indicate nell’art. 379 del regolamento di attuazione ed esecuzione del codice della strada. Ed invero, per l’assenza di prove legali e per la necessità che la prova non dipenda dalla discrezionale volontà della parte interessata, il giudice può desumere lo stato di alterazione psicofisica derivante dall’influenza dell’alcool, da qualsiasi elemento sintomatico dell’ebbrezza o dell’ubriachezza (tra cui l’ammissione del conducente, l’alterazione della deambulazione, la difficoltà di movimento, l’eloquio sconnesso, l’alito vinoso e così via), e può anche disattendere l’esito fornito dall’etilometro, ancorché risultante da due determinazioni concordanti ed effettuate ad intervallo di cinque minuti, sempre che del suo convincimento fornisca una motivazione logica ed esauriente.

 

 

 

 

 

 

Giovedì, 29 Luglio 2004
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