(ASAPS)
PARIGI – Se ne parla soprattutto in Francia, dove la privatizzazione
della società concessionaria dell’autostrada Parigi-Reno-Rodano
(APRR), sembra essere destinata a far confluire il 70% delle azioni
in Italia, proprio in seno al Autostrade per l’Italia. La notizia
della contrattazione, che già da settimane girava nell’ambiente,
è divenuta ufficiale martedì mattina, facendo improvvisamente
crescere il titolo azionario in borsa. Per il presidente Vito Gamberale,
si tratta di un passo logico, vista l’attenzione della società
al fatto che “la Francia stia modificando la natura delle proprie
società concessionarie sul modello di ciò che hanno
fatto gli altri Paesi europei. Noi ci muoviamo sempre con una logica
strategica e industriale”. C’è insomma un gran
fermento attorno alla manovra del governo francese, che ha deciso
la privatizzazione anche della Autoroutes du Sud, (ASF) e della
SANEF, che collega il Nord-Est del paese. L’idea è quella
di rimpinguare i bilanci dello stato, con un’operazione che
vale – si dice – 10 miliardi di euro e che vede in lizza
una ventina di società diverse. Il punto di forza della squadra
diretta da Gamberale, però, è un patto d’acciaio
con un consorzio di società francesi delle quali sembra detenere
partecipazioni fino al 30% e costituita da nomi illustri come la
Caisse des depots di Predica (branca assicurazioni vita del Credit
Agricole), Axa, Agf e Cnp. Secondo l’agenzia Ansa, che riprende
articoli de Le Figaro e Les Echos, gli avversari più agguerriti
dell’Italia sarebbero proprio i francesi di Eiffage insieme
a Macquarie Infrastructure Group (Mig) di Sidney. La Spagna è
invece rappresentata dalla Sacyr Vallehermoso, iin lizza anche anche
per la SANEF. (ASAPS).
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