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Notizie brevi 14/01/2014

Sottosezione Polizia Stradale Grottaminarda (AV)
Certificati di revisione auto bulgari contraffatti nel mirino degli uomini della Polstrada  di Grottaminarda
Quattro cittadini dell’est Europa denunciati alla Procura della Repubblica di Benevento e due autovetture di grossa cilindrata sequestrate

(ASAPS) L’operazione conclusa nella giornata di venerdì 10 gennaio è nata in seguito alla intensa attività investigativa mirata  al controllo di  auto, visibilmente in cattive condizioni, utilizzate da cittadini originari dell'est Europa.  
Le autovetture circolavano con  falsi certificati di revisione bulgari che attestavano la perfetta corrispondenza dei requisiti minimi di idoneità e di sicurezza per essere posti su strada e, per questo motivo, rappresentavano un reale e costante pericolo per la circolazione stradale.

 

L’operazione è stata coordinata dal Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Avellino, Vice Questore Aggiunto, Dr. Salvatore Imparato,  unitamente al personale dell’Ufficio di Polizia Giudiziaria della Sottosezione Polstrada di Grottaminarda, diretta dal Comandante, Sost. Commissario Antonio Rosario Stanco.
Durante un controllo sull’arteria autostradale Napoli Canosa, due Assistenti in servizio di Vigilanza stradale hanno notato due autovetture con targhe Bulgare in sosta sull’area di servizio Mirabella Est.

 

A prima vista tutto sembrava regolare, ma appena hanno avuto la possibilità di controllare i documenti dei conducenti di nazionalità Rumena si sono insospettiti.
Da un più attento controllo dei  tagliandi delle assicurazioni e dei certificati di revisione, infatti, hanno avuto conferma di quanto sospettato: si trattava  di  certificazioni non conformi all’originale tanto da presumerne  la falsità.
Dopo il primo intervento e la prima verifica su strada della documentazione sequestrata, ne è stata effettuata una successiva più approfondita da parte del personale dall’Ufficio di Polizia Giudiziaria che l’ha esaminata con la strumentazione ricevuta in dotazione al CAPS di Cesena.

 

I risultati hanno confermato quanto presunto dal personale operante e, cioè, che si trattava effettivamente di certificazione  falsa abilmente contraffatta.
Questi veicoli senza una vera e propria revisione diventano un pericolo non solo per chi li guidava, ma anche per altri utenti della strada.
 Le auto bulgare, dopo i primi tre anni dall’immatricolazione, devono recarsi alla revisione annualmente e il costo di tale operazione di  revisione in quel Paese è irrisorio.
Discorso diverso per quanti di loro che vivono in Italia. Per essere in regola occorre far fronte a spese consistenti  relative al viaggio per recarsi in Bulgaria e, quindi, diviene difficoltoso recarsi annualmente nel proprio Paese per sottoporre il mezzo a revisione. Per questo motivo il traffico di documenti falsi ha trovato terreno fertile.

 

I due cittadini romeni e gli intestatari dei due veicoli di nazionalità bulgara sono stati  denunciati all’Autorità Giudiziaria di Benevento. Le due auto, invece, sono state sottoposte a fermo amministrativo, così come prescritto dal Codice della Strada, in quanto circolavano sprovviste della prescritta revisione. L’attività condotta dalla Polstrada  comincia a dare i frutti sperati attraverso la massimizzazione delle competenze nel campo della sicurezza stradale.
Gli Stradalini che operano sulla tratta Autostradale A16 Napoli – Canosa,  costantemente impegnati nei controlli ai mezzi stranieri che, a vario titolo, transitano per raggiungere il porto di Bari o di Brindisi, sono diventati degli specialisti in materia di documentazione falsa.
L’operazione in questione evidenzia come questo modello di lavoro possa rappresentare uno standard operativo da annoverare tra le migliori pratiche nel settore della sicurezza stradale e la Specialità della Polizia di Stato é in grado di offrire la propria competenza ed esperienza a tutti gli appartenenti delle varie Polizie che operano in questo specifico settore. (ASAPS)
 

 

 

Martedì, 14 Gennaio 2014
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