Parola d’ordine: “DEMATERIALIZZARE”
Addio al contrassegno assicurativo, ma solo dal 2015 forse…
Intanto vi diciamo tutto quello che c’è da sapere (e che sappiamo ad oggi)
Mettiamo per un momento da parte il fenomeno della frode assicurativa, quella frode fatta di finti incidenti stradali, di danni mai accaduti, di lesioni fisiche artatamente certificate ed in cui tutti d’accordo - intestatari/proprietari dei veicoli, testimoni, medici, carrozzieri, avvocati e talvolta anche qualche assicuratore – realizzano business milionari in danno delle imprese di assicurazione, con ovvie ricadute sul sistema nazione riguardo al possibile rincaro delle polizze, ai tempi di risarcimento, alla difficoltà per le imprese ad assicurare… Diciamo di mettere per un momento da parte questo fenomeno, non tanto perché non valga la pena di esser perseguito, anzi! …lo mettiamo da parte perché fenomeno altrettanto dilagante – e di questo abbiamo già avuto modo di argomentare sempre su questa testata – è quello relativo alla scopertura assicurativa derivante dalla circolazione con contrassegno di garanzia per la R.C. Auto contraffatto o alterato. In tale contesto con la finalità di arginare e porre un limite a quella che non è più una “moda” in voga solo in determinate aree del Paese, ma è divenuta quasi una prassi consolidata su tutto il territorio nazionale, è nata l’esigenza di giungere a dare piena attuazione alla dematerializzazione del contrassegno assicurativo. Vediamo come…
da Il Centauro n. 171
TAGLIANDI ASSICURAZIONI.
Ripassiamo la materia con l'articolo di due veri professionisti, nella speranza lontana che con la lotta alle frodi i costi (più alti d'Europa) finalmente calino! Se ne parla da molto, si è fatto tanto nel contrasto agli incidenti fantasma, ma per ora il portafoglio rimane oltraggiato. (ASAPS)