Modena |
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(ASAPS) MODENA – Sono servite settimane di indagini per consentire agli esperti della Polizia Municipale di Modena di raccogliere sufficienti indizi contro un gruppo di cinesi che sfruttavano senza alcun ritegno i propri connazionali, giunti clandestinamente dalla madrepatria. Alla fine, però, gli agenti hanno fatto irruzione in un locale nel quartiere della Madonnina, dove sono state sorprese al lavoro ben 27 persone, delle quali solo 10, tra cui una donna italiana, sono risultate in regola con la normativa di soggiorno, mentre per tutte le altre è stata accertata la totale clandestinità. Nel fatiscente laboratorio, in condizioni igieniche al limite della sopportabilità, sono stati trovati anche molti bambini, tutti tra i 5 e gli 11 anni, costretti a lavorare alla stregua dei grandi e impossibilitati ad uscire anche solo per giocare. Gli uomini della polizia locale hanno effettuato, prima di irrompere, numerosi filmati, acquisendo fonti di prova inconfutabili: i lavoratori erano costretti a restare nella fabbrica tutti i giorni, sette giorni su sette, e costretti a turni insopportabili, di almeno 15 ore al giorno (dalle 8 alle 23), con persone per le quali sono state accertate turnazioni fino a 21 ore. Le poche ore di riposo venivano trascorse in alcuni spogliatoi di fortuna nei quali erano stati ricavati una ventina di posti letto. Nei guai sono finiti i 3 aguzzini, tutti cinesi, che ora dovranno rispondere di un lungo elenco di reati. (ASAPS) |
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